OBIETTIVI SOGGETTIVI

EDVARD MUNCH, Pubertà,1895.
" ... non è tanto il tempo che vivo, ma il ritmo; cioè la necessità di dare un senso a questo istante (sulla base di aver già interpretato) come provocazione a interpretare; come base dell'essere già stato, e perciò come domanda di chi sarò".

CARLO SINI, L'incanto del ritmo, Tranchida Editori inchiostro,1993.

PRIMORDIALITA'

GIO PONTI, La testa dell'architetto, 1969.
" Non aveva tutti i torti Platone quando osservava:
conoscere è ricordare, cioè ri-conoscere."

CARLO SINI, L'incanto del ritmo, Tranchida Editori inchiostro,1993.
TRADIZIONALITA'

EDVARD MUNCH, Il grido,1893.
" Si può dire:
l'incanto del ritmo è quel tornare
eternamente indietro al principio che apre al futuro.
E' quel chiedersi eternamente chi era la madre per sapere chi siamo noi; o che è il mondo per sapere chi siamo noi;
o chi è il nome, come diceva Borges, chi è il Dio dietro il Dio".

CARLO SINI, L'incanto del ritmo, Tranchida Editori Inchiostro,1993.
ETERNITA'
     
CHIAVI DI LETTURA
L'IDEA
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