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IL CODICE

Come diceva Karl Popper nel suo "Secondo Mondo", l'uomo utilizza il linguaggio, in cui c'è qualcosa di più dei suoni e il cui senso va compreso. Questo elemento essenziale del mondo della cultura, l'informazione, vale a dire il contenuto e non il contenitore del senso, non sembrava sussistere al di fuori delle creazioni del nostro intelletto. Fino a qualche decennio fa abbiamo creduto che nella natura esistono solo le leggi naturali che determinano i processi analogici; ora abbiamo scoperto che anche nella natura esistono delle trasformazioni di tipo numerico dei processi determinati dai messaggi in codice.
I biologi consideravano tutte le trasformazioni sottomesse alla casualità materiale come una continuità formale, immaginata sempre come una serie di trascrizioni materiali di tipo analogico. Con il linguaggio dell'informatica oggi si può affermare che la continuità degli esseri viventi è fondata su una trascrizione di tipo numerico, utilizzando un codice che in un certo senso si può dire arbitrario. L'origine e lo sviluppo  di un essere vivente erano un enigma insolubile perché non si poteva veramente capire né la spiegazione preformista né la spiegazione epigenetica del determinismo genetico. Non si poteva capire come da due genitori, da due strutture organizzate, potesse nascere una terza struttura organizzata in un modo che combina le due strutture originarie. Sappiamo oggi che questo è possibile perché non c'è continuità analogica tra i semi e il frutto: la continuità è assicurata con il passaggio dell'informazione. Una novità fondamentale, rivoluzionaria, consiste nel concetto dell'informazione come elemento costitutivo non solo della  cultura, ma anche della natura.
L'informazione non esiste per se stessa: un messaggio non ha senso se non c'è qualcuno o qualcosa che possa leggerlo. Per esempio, è un grande errore pensare che un genoma sia un individuo, un essere vivente, poiché esso non ha alcun senso se non esiste una cellula vivente che sappia decifrarlo e realizzare il programma inscritto nel genoma. La continuità della vita si mantiene solo con la continuità delle cellule viventi.
Il concetto di programma, di codice, si impone poco a poco in tutti i rami dello scibile. Un aspetto tipico di questa nuova interpretazione ce lo offre il problema della trasmissione dell'immagine dell'occhio al cervello e alla mente. Come si crea l'immagine nel cervello? Si pensava anche qui a una trasmissione di tipo analogico: a un punto della retina corrisponde un punto del cervello produttore dell'immagine psichica. Questa interpretazione dà origine a problemi insolubili circa il modo tecnico della trasmissione, mentre tutto si spiega più facilmente, ammettendo una trasmissione numerica, in codice e non punto per punto. Non ha senso dire che l'immagine dell'occhio è rovesciata, perché in ogni caso quello che si trasmette non è l'immagine, ma una serie di segnali cifrati in un sistema binario e se la mente non avesse il modo di decifrarli, non potrebbe restituire l'immagine.
In ogni campo, va penetrando l'informazione e vi cambia da cima a fondo le interpretazioni della realtà.  

 

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