In un microfono monodirezionale

Impartire comandi utilizzando un microfono può essere indubbiamente vantaggioso per le caratteristiche di spontaneità e immediatezza che possiede il parlare in sè. Un microfono monodirezionale si presenta come un oggetto di forma normalmente cilindrica, dalle svariate dimensioni, che cattura le onde sonore che provengono da un'unica direzione, rappresentata solitamente dall'asse del microfono stesso. Per come è concepito, il microfono unidirezionale è necessariamente distinto dal corpo dello strumento a cui esso è collegato, e presenta la possibilità di essere orientato verso la direzione da cui proviene la voce; quindi possiede il vantaggio di essere facilmente riconoscibile ed il suo utilizzo ne consegue immediatamente. Inoltre, tale tipo di microfono risente in misura molto ridotta dei disturbi sonori provenienti dall'ambiente circostante. Può tuttavia essere causa di problemi la necessità di porsi sempre nelle immediate vicinanze di esso, al punto che i modelli più diffusi sono incorporati in una cuffia che conseguentemente segue i movimenti della testa.

PREGI:

Riconoscibilità

Ridotta sensibilità alle fonti di disturbo

DIFETTI: E' necessario che sia molto vicino al volto

In un microfono multidirezionale

A differenza del microfono monodirezionale, questo tipo di dispositivo è in grado di captare le onde sonore da qualunque direzione esse provengano. Per questa sua caratteristica, un microfono di questo tipo può essere opportunamente inserito all'interno dello strumento o dell'interfaccia, poichè non necessita che il volto sia molto vicino. I vantaggi di questa soluzione risiedono nella maggiore libertà che è concessa all'utente nel relazionarsi all'interfaccia; inoltre vengono a ridursi molti degli imbarazzi di tipo psicologico che spesso affliggono le persone costrette a parlare in un microfono. L'utilizzo del microfono multidirezionale può nondimeno essere complicato proprio per la totale assenza di percezione del dispositivo, che risulta mimetizzato all'interno dell'interfaccia. Diviene quindi necessaria una precedente fase di istruzione all'uso dello stesso. Inoltre, sorgono problemi per quanto riguarda l'affidabilità nel riconoscimento vocale poichè tale microfono è fortemente sensibile ai disturbi provenienti dall'ambiente circostante.

PREGI:

Libertà nell'uso

DIFETTI:

Minore precisione

Scarsa riconoscibilità

Conversare

L'uomo è, per sua natura, portato a stringere relazioni sociali con gli altri individui parlando loro. Inevitabilmente, tuttavia, sorgono delle differenze sostanziali qualora il soggetto con il quale si interagisce sia una persona fisica oppure un dispositivo meccanico. E' ovvio che l'individuo sia più portato a parlare ad un suo simile che non ad una macchina: quest'ultima soluzione è spesso fonte di disagio ed imbarazzo, anche a causa della coscienza di avere di fronte un dispositivo non senziente. Il colloquio con una persona presenta un numero di variabili e possibili sviluppi sicuramente ineguagliabile da un sistema artificiale. E' sufficiente pensare al differente tipo di procedura che si sviluppa nel caso in cui si richieda un'informazione ad un impiegato allo sportello di una banca piuttosto che richiedere la medesima utilizzando l'interfaccia del Bancomat. Le procedure che riguardano i sistemi artificiali richiedono sequenze precise, indipendentemente dalla soluzione di immissione dati prescelta. Per questo sono però anche più rapide ed immediate rispetto a quanto accade nella conversazione tra individui, dove subentrano variabili importanti, soprattutto qualora sia necessario impartire un comando: il rischio di recare offesa all'interlocutore, la necessità di essere espliciti e precisi ma non bruschi...

PREGI:

Varietà

Spontaneità

DIFETTI:

Tempi di risposta lunghi

Possibilità di non ottenere il risultato desiderato

Ideale di microfono