Tesi di laurea - METAPROGETTO SCOLASTICO Per un'architettura del coinvolgimento

 
ADDUZIONI
 
Georges Braque,  "Il tavolo del musicista" (1913) 
 " Ogni scelta, se la consideriamo 
come un'ulteriore passo verso la complessità, 
attraversa tre distinti campi di pertinenza: uno relativo
alle richieste di prestazione su necessità funzionali contingenti, uno che  concerne la casualità e la soggettività, l'ultimo che tendenzialmente incrementa 
la formazione di ordine" 
 
C. Soddu E. Colabella
Il Progetto di Morfogenesi 
   Figura 27
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Relazione RELAZIONE
 
Le   conseguenze   di   una   decisione   nell'atto   progettuale    sono    talvolta imprevedibili,  dal  momento  che  ogni  decisione successiva agisce come una sorta   di   amplificatore:  accade   così   che  differenze   impercettibili  iniziali facciano sentire infine i loro effetti.
La  casualità,  valida   ad  ogni   istante,  si  perde  dopo  un  certo  numero  di passaggi, di  ramificazioni, la conoscenza stessa dello stato iniziale del sistema diviene  irrilevante,  poiché  nello  svolgersi  del  processo  viene  trattenuta  e generata  informazione. Ad  ogni  stadio  di   organizzazione entrano  in vigore nuove  regole,  le  leggi della natura conosciute sono comunque valide, è però difficile cogliere e scoprire tutto ciò che esse nascondono.
Si deve spostare la propria visuale sui fenomeni: indirizzandosi in nuove linee di  pensiero, che  nello  sforzo  di cogliere  gli elementi  essenziali porti ad una chiara ed inequivocabile presentazione degli stessi.
Inizialmente  abbiamo  cercato  di individuare quali potessero essere gli eventi primari  espressi  nel  quadro  di Kandinsky, in modo tale da poter ricavare un primo  percorso del  nostro spazio  progettuale, definendo  anche  le  possibili funzioni dei vari eventi.
Abbiamo quindi identificato all'interno del dipinto dei singoli "momenti"  che  per  noi  avessero determinate caratteristiche espresse dalle varie forme. L'aspetto  soggettivo  e/o  casuale  nell'interpretare  i  vari  segni presenti nella immagine è, di gran lunga, più influente del segno stesso.
O  meglio,   la  lettura  interpretativa   che   viene   effettuata   risponde,   alla richiesta  esplicita  nel segno  formale  presente  nel dipinto.
E' un'operazione che realizza uno degli obiettivi propri dell'artista riuscire a far recepire a pieno i propri segni come esplicite richieste concettuali.
Abbiamo preso in considerazione la piazza ed esaminando gli spazi storici della città, si può affermare, ad esempio che i "Campi" di Venezia sono spazi interni, che il Campo di Siena è uno spazio interno all'involucro (immaginaria "tenda") che ha per base l'anello delle case perimetrali, per "palo" la Torre del Mangia. Viceversa, è possibile affermare che la piazza San Pietro, a Roma, è concepita come un esterno e la stessa cosa vale per tutte le piazze di nuova progettazione.
La nostra idea di piazza vuole rifarsi alla concezione medioevale della piazza, destinata a varie funzioni principali: civile, religiosa e commerciale. Quindi si intende il quadro delle manifestazioni cui la comunità urbana è interessata, le attività culturali, le esigenze di consumo e di scambio della città, ecc. La creazione di un luogo per la vita associata capace di vitalizzare lo scambio e la comunicazione.
Due sono fondamentalmente le organizzazioni tipologiche che contribuiscono alla creazione della struttura urbana: la piazza e la strada.
Questi schemi tipologici base si articolano in un'infinita casistica, derivante di volta in volta dalle diverse preesistenze storiche o dai presupposti funzionali d'ordine diverso, o dalla presenza di elementi della tradizione, o comunque da tutti quei dati (economici, funzionali, figurativi, storici, ecc.) che, essendo presenti (o da introdurre) nel sistema, costituiscono una realtà precisa con la quale lo schema tipologico deve fare i conti. Nasce così la galleria, il porticato, i Boulevard, il Ring, la corte, la place royale, ecc.; tutte evoluzioni modificazioni delle costanti iniziali: la strada e la piazza.
La piazza è lo spazio pubblico per eccellenza destinato all'uso collettivo di tutta la comunità.
La città è costituita da vuoti e pieni coordinati in un disegno globale: le relazioni fra vuoti e pieni assumono un preciso significato per coloro che usano la città, la abitano, la percorrono, la contemplano.
I collegamenti / percorsi vengono anch'essi intesi come luoghi di aggregazione e dovranno aprirsi sull'esterno e continuare all'interno degli edifici.
Dovranno essere dei percorsi di "scoperta" all'interno e all'esterno del nostro complesso. Il nostro obiettivo è quello di realizzare un luogo che sia qualcosa di più di un Centro scolastico; un luogo dove la gente si senta stimolata ad andare e che diventi un'occasione per la vita sociale.

 

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 MOMENTI
 
 
  
Abbiamo quindi identificato 
all'interno  del dipinto dei singoli "momenti" 
che per noi avessero determinate caratteristiche 
espresse dalle varie forme. L'aspetto soggettivo 
e/o casuale nell'interpretare i vari segni presenti nell'immagine è, di gran lunga, più influente del 
segno stesso. 
 
- MOMENTO1 - 
- MOMENTO2 -
 
 
   Figura 28
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 ADDUZIONI MOMENTO1
 
SPAZIO VUOTO / APERTO (Piazza interna)
                     SPAZIO PIENO
                     SPAZIO VERDE
           COLLEGAMENTI / PERCORSI
SPAZIO VUOTO / APERTO (Piazza cittadina) 
        STRUTTURE INTERNE / ESTERNE
   Figura 29
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ADDUZIONI OBIETTIVI: INTERAZIONE TRA PARTI DI CITTA' - SOCIALIZZAZIONE
 
 
  ADDUZIONI MOMENTO1: spazio vuoto/aperto
 
Gustav Peichl: Kunst und 
Asstellungshalle a Bonn
 
   Simbologia adottata
 
La piazza è lo spazio pubblico
per eccellenza destinato 
all'uso collettivo di tutta la comunità
 
 
 
 
 Animazione 7 
 
   Figura 30-31
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 ADDUZIONI MOMENTO1
 
 
Siena, Piazza del Campo
 
  Simbologia adottata
 
Piazza interna alla struttura
scolastica.Spazio di 
integrazione intorno al quale sviluppare le strutture scolastiche
 
   Figura 32-33
 
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   ADDUZIONI MOMENTO1
Esempi di piazze con varie forme/funzioni
 
 
Arata Isozaki, Centro Civico di Tsukuba
Venezia, Piazza S. Marco
 
Verona, Istituto Tecnico
 
    Figura 34-35-36
 
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Le piazze sono formate da forme regolari e irregolari. 
Le piazze rosse nel progetto saranno soltanto formate da 
cerchi e da forme da quattro a sei lati
                       Figura 37
 
 
I percorsi, privati bianchi e pubblici ciano, potranno collegarsi con le piazze rosse in tutti i modi possibili e in tutte le forme possibili
 
 
 
Costruzioni gialle sulle piazze rosse sullo stesso piano. 
Si prevede l'eliminazione della struttura che fa diventare la piazza 
una corte interna chiusa.
 
 
Costruzioni gialle sulle piazze rosse sullo stesso piano. 
Si prevede l'eliminazione della struttura che fa diventare la piazza 
una corte interna chiusa.
 
 
Edifici gialli non sullo stesso piano della piazza rossa non comporta nessun limite 
 
 
 
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ADDUZIONI OBIETTIVO: RICONOSCIBILITA'
 
 
  ADDUZIONI MOMENTO1: spazio pieno
 
 
   Simbologia adottata
 
L'edificio deve essere in grado di accrescere e comunicare la propria la propria identità e funzionalità
 
 
 Figura 38-39
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 ADDUZIONI MOMENTO1
 
 Forme regolari:quadrato,
pentagono,esagono.
Forma irregolare non rigida.
 Dalla composizione di forme regolari
ottengo forme irregolari
Cesate (MI), scuola elementare 
 
 
Figura 40-41
 
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  ADDUZIONI MOMENTO1
 
 Forme regolari: rettangolo,
cerchio e sottomultipli.
Forma irregolare non rigida.
 Dalla composizione di forme regolari 
ottengo forme irregolari
Scuola elementare 
 
 
 Figura 42-43
 
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ADDUZIONI MOMENTO1
 
 Forme regolari: quadrato,
rettangoli, cerchio.
Forma irregolare non rigida.
 Dalla composizione di forme regolari
ottengo forme irregolari
 
Helsinki, Scuola elementare a Meilahti
 
 
 Figura 44-45
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ADDUZIONI MOMENTO1
 
 Forme regolari: rettangoli,
esagoni.
Forma irregolare non rigida.
Possibilità di sviluppo successivo 
all'intervento.
 
Scarsdale (USA), scuola Hitcote
 
 Figura 46-47
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ADDUZIONI MOMENTO1
 
 Forme regolari: quadrato, rettangoli.
Forma irregolare rigida.
Dalla composizione di forme regolari
vogliamo ottenere solo forme
irregolari non rigide.
 
Scuola materna Maria Pirelli a Milano
 
 
Figura 48-49
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ADDUZIONI MOMENTO1
 
 
Lo sviluppo del progetto si adatterà alla conformazione del sito.
 Figura 50-51
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Dalle piante adduciamo la forma dei vari spazi che compongono la struttura scolastica. La selezione prevede l'eliminazione di tutti i poliedri con meno di quattro lati e superiori a sei perchè ritenuti inadatti a soddisfare le esigenze di base.
                     Figura 52
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 Accostamento di forme uguali. Si prevede l'eliminazione dell'accostamento di due forme uguali con 
i lati coincidenti, mentre si accetta l'accostamento di due forme uguali con i lati non coincidenti 
                      Figura 53
 
 Accostamento di forme diverse. Si prevede l'eliminazione dell'accostamento di due forme diverse con
i lati coincidenti, mentre si accetta l'accostamento di due forme diverse con i lati non coincidenti 
 
 
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ADDUZIONI OBIETTIVO: COOPERAZIONE NATURALE - ARTIFICIALE

 
 
 ADDUZIONI MOMENTO1: spazio verde
 
 
 
  Simbologia adottata
 
 
 
Favorire il rapporto tra l'ambiente costruito e gli elementi naturali
 
 
 
Animazione 8
 
  Figura 54-55
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ADDUZIONI MOMENTO1
 
 
  Simbologia adottata
 
Verde pubblico con struttura all'interno.Progettare la 
struttura scolastica usufruibile anche come struttura del parco.
Doppia fruizione.
 Figura 56-57
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ADDUZIONI MOMENTO1
 
 
  Simbologia adottata
 
Verde pubblico con strutture 
al suo interno. Progettare la struttura scolastica in un' area 
verde collegata con la città.
Doppia fruizione
 
Animazione 9
  Figura 58-59
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Caratteristiche della zona di progetto - Scelta di un lotto solo se con dimensioni adeguate al tipo di intervento o la possibilità di poter utilizzare più lotti per aumentare la complessità dell'intervento. 
 
Caratterizzazione del lotto 
Progettazione di almeno una piazza pedonale all'interno del lotto 
 
Collegamenti pedonali tra i lotti utilizzati 
Collegamento sullo stesso piano - Collegamento sopraelevato - Collegamento sotterraneo
 
Collegamenti pedonali tra il lotto e la città
 Partiranno dalla piazza pedonale ed almeno uno di essi si collegherà ad una piazza cittadina
 
 
 
 
 
ADDUZIONI OBIETTIVO: INTEGRAZIONE STRUTTURE
 
 
ADDUZIONI MOMENTO1: collegamenti percorsi
 
 
University Entrance Square a Tel Aviv
 
  Simbologia adottata
 
Collegamenti esterni - interni
per maggiore integrazione.
Percorsi che indirizzino l'individuo nella scoperta spaziale
 
 
 
 
  Figura 60-61
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ADDUZIONI MOMENTO1
 
 
  Simbologia adottata
 
 
Percosi architettonici che si 
aprono sull'esterno. Luoghi 
di aggregazione.
 
 
 Parigi, Centro Pompidou
Figura 62-63
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ADDUZIONI MOMENTO1
 
  Simbologia adottata
 
 
Percosi architettonici che entrano all'interno. 
Luoghi di aggregazione.
 
Animazione 10
 Figura 64-65
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Eliminazione di forme regolari per i percorsiinterni, uso di forme che si adattano
alla conformazione dell'accostamento delle varie forme seguendo la regola 
di non accostarne mai due uguali.
                                             Figura 66
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 ADDUZIONI OBIETTIVI: INTERAZIONE TRA PARTI DI CITTA' - SOCIALIZZAZIONE
 
 
ADDUZIONI MOMENTO1: spazio vuoto/aperto
 
 
Piazza Amalienborg a Copenaghen
   Simbologia adottata
 
 
Piazza cittadina
Spazio d'integrazione tra 
città e centro scolastico
 
 
 
 
 Figura 67-68
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 ADDUZIONI MOMENTO1
 
Piazza del porto a Yokohama
  Simbologia adottata
 
Piazza cittadina esterna alla
struttura scolastica.
Spazio di agregazione.
Spazio di collegamento-unione
tra città e centro scolastico.
 
 Figura 69-70
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ADDUZIONI MOMENTO1
 
University Entrance Square a Tel Aviv
   Simbologia adottata
 
 
Piazza cittadina,esterna, 
collegata con Piazza
interna
Animazione 12
Figura 71-72
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ADDUZIONI MOMENTO1
 
Gustav Peichl: Kunst und 
Asstellungshalle a Bonn
   Simbologia adottata
 
 
Piazza cittadina collegata con Piazza del progetto su diversi livelli.
 
 Animazione 13
Figura 73-74
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ADDUZIONI OBIETTIVO: INTEGRAZIONE STRUTTURE
 
ADDUZIONI MOMENTO1: strutture interne/esterne
 
  Simbologia adottata
 
 
Spazi intermedi
Strutture polivalenti tra 
centro scolastico e città 
 
 
Animazione 14
 Figura 76-77
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ADDUZIONI MOMENTO1
 
 
Simbologia adottata 
 
 
Strutture interne (nuove),  esterne (già esistenti), collegate con il centro scolastico.
Attrezzature sportive
 Figura 78-79
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MOMENTO2
 
Nel dipinto di Kandinsky abbiamo evidenziato 
un momento che qualificheremo come 
"eccezione"e che considereremo come una "variabile impazzita" che può intervenire in qualsiasi istante del nostro percorso progettuale. L'eccezione viene identificata come un evento diverso, al di fuori della regola. 
  Figura 81
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