IMMAGINARIO DI RIFERIMENTO STORICO - TECNICO

 

Qui di seguito abbiamo riportato delle immagini di sistemi reticolari spaziali che secondo la nostra soggettività posseggono elementi di originalità e che nell'insieme descrivono un certo tipo di progettualità. Esistono attualmente nel mondo oltre 100 sistemi brevettati; il cardine fondamentale che contraddistingue e qualifica i vari procedimenti costruttivi risulta sempre il nodo, con caratteristiche tecniche e prestazioni più varie, a livello tecnologico più o meno raffinato. Alcuni sistemi presenti nel nostro immaginario di riferimento sono fra i più diffusi nel mondo altri , invece, sono magari meno conosciuti ma per noi interessanti per particolari caratteristiche che li distinguono dagli altri. Di ogni sistema spaziale daremo una spiegazione particolareggiata degli aspetti tecnologici, da cui poi andremo ad effettuare delle letture soggettive finalizzate ad incrementare la complessità e quindi la qualità della nostra famiglia di sistemi.

 

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MERO

Il sistema " MERO " merita senz'altro la prima citazione sia per motivi storici che di significatività, ideato dal noto ingegnere tedesco Mengeringhausen e apparso sul mercato nel 1943 col nome MEngeringhausen ROhrkonstruktion. A quell'epoca fu il primo sistema spaziale del mondo la cui fabbricazione fosse stabilita su base industriale mediante la produzione in serie degli elementi componenti. L'elemento fondamentale del sistema è il nodo, costituito da una sfera in acciaio, sfaccettata a poliedro, che presenta 18 fori filettati e quindi può riunire fino a 18 aste.

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Le aste normalmente realizzate con tubi a sezione circolare o quadrata, risultano tutti di ugual lunghezza, rastremate all'estremità e fissate alle sfere di nodo per mezzo di bulloni ad alta resistenza. Le estremità dei tubi sono munite di una vite prigioniera sulla quale si avvita un manicotto che funge da dado: ruotando il manicotto si fa uscire inizialmente la vite filettata per una lunghezza pari alla penetrazione nel relativo foro del nodo; facendo quindi girare il manicotto insieme con la vite, si fissa questa nel foro; il bloccaggio finale si ottiene serrando il manicotto contro l'estremità del tubo.

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UNISTRUT SPACE FRAME

Il sistema " UNISTRUT SPACE FRAME " proposto anch'esso verso il 1955 dalla l'Attwood Development Co. di Michigan,Stati Uniti, presenta un nodo di assemblaggio consistente in un fazzoletto di lamiera d'acciaio, di circa 6 mm di spessore, deformato alla pressa in modo da ottenere una superficie variamente piegata in cui ogni faccia è interessata da un foro. Ciascuna estremità delle barre, realizzata mediante profilati ad U laminati a freddo, è collegata al nodo con un solo bullone ad alta resistenza.

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Inizialmente il sistema era fondato sull'impiego di nodi ed aste sempre uguali ad un solo tipo unificato per qualsiasi struttura, da qui il nome del sistema stesso; attualmente i produttori del Unistrut hanno un poco modificato l'idea originaria adottando due moduli di costruzione (1,20 e 1,50 m) ed aste a resistenza differenziata. Seppur dotato di grande semplicità operativa e di montaggio il sistema comporta comunque sensibili restrizioni applicative, non permettendo che una sola configurazione geometrica (grigliato a doppio strato) e non potendo superare certi limiti di luce e di carico.

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OKTAPLATTE

Il sistema " OKTAPLATTE ", posto sul mercato poco prima del 1960 dalla ditta Mannesmann, utilizza come pezzo principale una sfera cava di acciaio composta per saldatura di due gusci semisferici su un disco circolare intermedio di rinforzo. Le aste, tubi circolari, sono semplicemente tagliate ad angolo retto e collegate alle sfere mediante saldature ad angolo, senza preparazione particolare del giunto. Il sistema risulta di grande rigidità ed è facilmente applicabile alle strutture a superficie curva, ma presenta gli svantaggi insiti nella esecuzione di saldature in opera oltre che difficoltà di montaggio.

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TRIODETIC
Il sistema TRIODETIC, Immesso sul mercato intorno al 1955 dalla società Fentiman & Sons, è caratterizzato da un metodo di collegamento delle aste del tutto particolare, senza impiego ne di bulloni ne di saldature. La connessione implica infatti l'uso di un pezzo estruso speciale a disco, nelle scanalature dentellate del quale vanno inserite le barre, a sezione chiusa o aperta, le cui estremità sono state preventivamente appiattite con un procedimento deformante a freddo. Gli elementi base, aste e nodi, sono realizzati in acciaio o, più frequentemente in alluminio; la giunzione avviene per autoserraggio.

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WUPPERMANN

Il sistema WUPPERMANN è una realizzazione dalle grandi qualità costruttive. Esso è un'esempio tipico della costruzione in acciaio prefabbricata, nella quale tutte le aste hanno la stessa lunghezza. In corrispondenza di ciascun nodo, sei aste prefabbricate si congiungono e sono collegate mediante bulloni.

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ENVISION

Questo sistema spaziale reticolare prodotto dalla società Envisionering, è giunto sul mercato recentemente, esso è denominato ENVISION. È simile al sistema Triodetic, descritto in precedenza; l'unione tra asta e nodo è resa possibile grazie alle scanalature predisposte nel nodo al fine di alloggiare l'asta di collegamento a sezione circolare, che nella parte terminale risulta sagomata in modo tale da poter essere connessa con il nodo. Ciò che differenzia questo sitema da tutti gli altri visti in precedenza, è dato dal fatto che la giunzione non avviene solo per incastro ma, una volta uniti asta e nodo, esiste un bullone passante longitudinalmente e per tutta la lunghezza del nodo cilindrico, che consente di consolidare maggiormente tutto il sistema irrigidendolo notevolmente. Esso può essere prodotto in acciaio o in alluminio.

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ALL DIRECTION

ALL DIRECTION è il nome di questo sistema reticolare posto recentemente sul mercato , ma è anche la caratteristica che lo contraddistingue ai tanti che offre il mercato stesso: essa realizza la possibilità per le aste di uscire dai nodi in qualsiasi direzione e quindi permette la realizzazione di maglie dei reticoli di forma diversa del quadrato, rettangolare, triangolare, esagonale, romboidale, ecc. È una struttura reticolare composta da sfere nodali alle quali convergono e si connettono le aste dei correnti e delle diagonali. I giunti di nodi sferici sono costituiti da due semisfere in acciaio stampate a caldo unite mediante saldatura su cui vengono saldati gli innesti anch'essi stampati a caldo e all'occorenza lavorati con fresa per ottenere la necessaria precisione dimensionale. Le aste sono formate da tubi in acciaio elettrosaldati o senza saldatura, con estremità attrezzate mediante morsetti dotati di scanalature che hanno la funzione di guida e di bloccaggio per le azioni assiali. L'unione delle aste ai giunti di nodo è assicurata da bullni che serrano gli innesti entro i morsetti delle aste stesse.

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