IMMAGINARIO DI RIFERIMENTO

( per la definizione degli OBIETTIVI)

 

"…ripensando agli spazi della casa,

sarà possibile ritrovare anche un

senso nuovo al disegno degli oggetti…"

"…design che si occupa delle relazioni

fra lo spazio e gli oggetti, oggetti al servizio

dei luoghi in cui vivere…"

(AMBROGIO TRESOLDI, ALBERTO SALVATI)

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Dall'immaginario di riferimento, riportato nelle pagine che seguono, ho addotto gli obiettivi che intendo raggiungere nella progettazione della mia poltrona domotica. Gli obiettivi sono qualità che definiscono ed attribuiscono al progetto la sua riconoscibilità. L'immaginario di riferimento, ovvero la struttura dei riferimenti, e' costituito da immagini, citazioni, disegni schizzi, ecc. tratti da diversi argomenti e discipline. Ed e' proprio ciò che costituisce l'immaginario di riferimento che ha influenzato le mie scelte e dal quale ho compiuto le adduzioni necessarie per la mia sperimentazione. Ritengo opportuno precisare, a questo punto, quanto e' importante comprendere l'operazione di adduzione che il progettista compie in relazione al proprio immaginario di riferimento. Tale operazione, infatti, contribuisce a determinare la qualità del risultato finale. Ci permette di valutare e misurare la qualità. "Misurare presuppone l'aver acquisito un termine di paragone, un metro di valutazione. Anche se questo metro, come e' nel caso della qualità, rimane sostanzialmente soggettivo. Ci si e' sempre chiesti se sia possibile misurare globalmente la qualità? Se ciò fosse, non sarebbe certo attuabile sommando uno dopo l'altro le capacita' di rispondere alle singole richieste(2). E' molto più interessante, e sicuramente più operabile, un approccio alla misura della qualità che non avvenga per somme successive, ma per differenze. Che segua e ripercorra quello che e', in pratica, il modo di porsi dell'uomo davanti alle scelte. L'uomo infatti possiede, forse a differenza degli altri esseri viventi, la capacita' di immaginare, tracciare e vivere con il pensiero, mondi assolutamente inventati, inesistenti nella realtà ma virtualmente possibili, desiderabili oppure detestabili" (3). E' bellissimo notare quanto il fattore "soggettività" influenza la progettazione ed aumenta l'identità e la riconoscibilità del progettista. L'immaginario di riferimento, poiché non e' un insieme fisso di elementi ma un immaginario virtuale legato alla soggettività del progettista, e' in continua evoluzione. Questo fatto sembrerebbe una contraddizione, ma e' quello che più permette la riconoscibilità e l'identità del progettista. Il non mutamento presuppone infatti una perdita di identità, una non adeguatezza e adattabilità al tempo e non un'identità. Ovviamente il progettista in tutto questo processo deve tenere in considerazione il committente e l'utente con i suoi bisogni espliciti ed impliciti, attuali e futuri.

 

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