STUDIO DELLA MECCANICA (relativa al sistema di supporto ed al complesso della struttura ossea)

 

"L'asse di supporto del busto in posizione seduta e' una linea sul piano coronale - , passante sulla proiezione sul piano del sedile, del punto inferiore della appendice ischiale" (6)

Branton sottolinea che, in posizione seduta, circa il75% del peso globale del corpo viene supportato da solo 26 cmq di superficie anatomica. (7)

SOVRAPPESO DISTRIBUITO SU DI UNA SUPERFICIE RELATIVAMENTE RIDOTTA

Questo provoca affaticamento e disagio dovuto alla pressione (8) esercitata sull'area dei glutei. Per questo motivo si cerca di cambiare spesso posizione sulla sedia. Periodi prolungati in posizione seduta senza cambiamenti di posizione possono provocare problemi alla circolazione del sangue.

Fig. 8

 

Il sistema ischiale a livello strutturale offrendo un appoggio su solo due punti e' intrinsecamente instabile. ® il sedile di per se stesso non e' sufficiente a garantire la stabilita'

¯

- gambe

- schiena

- piedi

costituiscono altri punti di appoggio con piani di superficie diversi dal sedile,

per creare lo stato di equilibrio

 

Questa affermazione e' supportata dal fatto che il BARICENTRO di una persona in posizione seduta non cade all'interno del sistema ischiale di supporto a contatto con il sedile. Esso cade, in proiezione, fuori dal corpo a circa 2.5 cm di fronte all'ombelico.

Fig. 9

 

 

La condizione di "non equilibrio" di una persona in posizione seduta, ha indotto Branton a formulare uno schema, nel quale viene evidenziato il fatto che l'equilibrio viene raggiunto mediante l'azione di alcune forze interne (muscolari).

condizione di affaticamento - lavoro muscolare

® l'attività dello "star seduti" non e' cosi statica come sembrerebbe. Infatti, "il corpo in posizione seduta none' puramente un ammasso inerte di ossa depositato per un certo periodo sulla sedia, ma un organismo vivo in uno stato dinamico di attività continua" (9) I cambiamenti di posizione che effettuiamo, spesso involontariamente, quando siamo seduti servono per controbilanciare il peso del tronco e della testa. Con il movimento che avvicina le ginocchia e stende le gambe in avanti si aumenta la base di appoggio del corpo e si riduce di conseguenza lo sforzo che deve essere esercitato dai muscoli per mantenere il tronco in equilibrio. E' interessante notare come le variazioni di posizioni siano istintive. Branton ipotizza a tal proposito un "programma inconscio interno di posizionamento, che rende in grado il corpo di stabilire velocemente un equilibrio di compromesso fra le necessita' parallele di stabilita' e di diversificazione della posizione" (10)

Requisiti di Base