PROGETTO DI MORFOGENESI
Quando si parla di produzione industriale viene in mente la catena di montaggio che sforna migliaia di pezzi identici, quindi privi di una propria identità e riconoscibilità. Il progetto di morfogenesi ha la possibilità di avere un prodotto industriale che nasce da una procedura di tipo dinamico nella quale gli oggetti sono prodotti sempre in gran numero sulla base di un unico progetto, ma sono uno diverso dall’altro e sempre riconoscibili come appartenenti alla stessa specie. Come riferimento chiarificatore si potrebbe pensare, ad esempio, alla produzione del naturale, dove ogni oggetto è diverso dall’altro, ma riconoscibile in una specie. Basta, infatti guardare una foglia, immediatamente possiamo individuare a quale specie appartiene e sicuramente non ne troveremo mai un’altra perfettamente uguale. La differenza tra il naturale e l’artificiale è temporale, in quanto nella prima si ha un meccanismo d’autoregolazione d’alcuni caratteri che sono registrati e riprodotti dalle specie successive per meglio adeguarsi al cambiamento del contesto ambientale. Nell’artificiale gli adeguamenti sono all’interno di un periodo che riparte ogni volta che si attiva il sistema. Quindi il meccanismo che permette di riconoscere ogni singolo oggetto non è dovuto, come nel percorso naturale, all’evoluzione successiva di una dinamica temporale, ma ogni elemento è il risultato finale di un periodo differente e parallelo tra le infinite possibilità. Le scelte devono individuare logiche di sviluppo, sondare il campo del possibile e non essere scelte univoche e semplici. Il design di morfogenesi affronta una progettazione aperta e complessa.
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