PARADIGMI INDIZIARI

"Il paradigma indiziario è un’ipotesi soggettiva di organizzazione non solo degli elementi/richieste esistenti, ma soprattutto di quelli a venire, ancora sconosciuti ed imperscrutabili. E’ quindi una scommessa, una sfida." "..uno strumento di controllo dell’evoluzione. Ogni progettista utilizza paradigmi indiziari di tipo differente, anche se normalmente contengono alcuni dispositivi di controllo di tipo geometrico, topologico, dimensionale, gerarchico e regole sul rapporto norma/eccezione."

(Celestino Soddu – Colabella Enrica " Il progetto ambientale di morfogenesi" pag.205)

Le matrici geometriche: La geometria è uno degli strumenti più efficaci, e permette di controllare una struttura a prescindere dal suo contenuto, inoltre prescinde dalla scala, attuando un controllo del passaggio da una scala all’altra, organizzando sia la totalità che la forma dei singoli componenti. Nel campo della geometria, si riconoscono le trame geometriche, che a seconda del loro orientamento, possono offrire diverse chiavi di lettura di un medesimo oggetto, ampliandone alcune caratteristiche, stratificando i loro possibili significati; la geometria frattale, permette il controllo dei passaggi di scala, le procedure da seguire, partendo da una forma e procedendo interattivamente nella variazione della sua scala attraverso passaggi ripetuti che possiamo controllare, traslare, ruotare. La matrice geometrica all’interno di un paradigma può avere due tipi di controllo, una che regoli strutture nella stessa scala, con possibili forme di interfaccia, l’altra nel passaggio da una scala all’altra.

Matrici Topologiche: Si tratta di uno strumento di controllo che individua concettualmente quelle particolari sequenze che, nello spazio ambientale, si avvicinano ad un luogo/oggetto, come si passa da uno spazio/oggetto ad un’altro; questa carica concettuale e fortemente simbolica permette di organizzare delle sequenze, che strutturano e caratterizzano il nostro progetto, e dove ad ogni aumento di complessità fornisce nuove e precise richieste funzionali; attraverso uno strumento di controllo dimensionale, è possibile definire la crescita delle dimensioni, e può essere attivata attraverso l’utilizzo del modulo o di una griglia modulare.

Gerarchicazione e simultaneità: All’interno del nostro progetto, tutti gli elementi presenti, forme , matrici tecnologiche, materiale, hanno la stessa importanza. "Ogni domanda che viene posta , dal committente ma anche dallo stesso progetto che si evolve, deve avere una risposta…….Noi operiamo simultaneamente ma, per la nostra soggettiva inclinazione verso alcuni aspetti del problema, gerarchizziamo (non solo temporalmente) questa struttura di risposta complessiva."

(Celestino Soddu – Colabella Enrica " Il progetto ambientale di morfogenesi" pag.210)

Ordine e trasgressione: "Intendendo per ordine non certo la "regolarità" della struttura progettuale, ma l’organizzazione di possibili e intersoggettivamente comprensibili chiavi di lettura del progetto stesso, e dell’ artificiale che si vuole realizzare."

(Celestino Soddu – Colabella Enrica " Il progetto ambientale di morfogenesi" pag.211)

"L’incremento dell’ordine può essere attuato non soltanto ribadendo e rendendo ridondanti alcuni fattori, ma slittando progressivamente da un piano di scelte ad un altro. Come ad esempio collocando eventi unici…""Sono quindi necessarie le eccezioni. Che non devono essere sempre identificate come eventi eccezionali, ma come eventi diversi,inaspettati."

(Celestino Soddu – Colabella Enrica " Il progetto ambientale di morfogenesi" pag.212)

E’ il caso delle eccezioni, considerate proprio come eventi eccezionali, inaspettati, in grado cioè di caratterizzare alcune scelte, rendere operabili salti di paradigma, comunque offrire sempre una scelta tra regolare ed eccezionale, che, seppur nella sua delicata struttura se utilizzato al meglio permette di affrontare con più flessibilità le richieste/eventi casuali/soggettivi.

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