"E' difficile non chiedersi, per esempio, se queste grandi città moderne come New York siano un progresso rispetto alle città industriali dell'Ottocento che esse hanno rimpiazzato insieme allo squallore dickensiano; o se esse non ci stiano portando rapidamente verso la catastrofe, verso costi incontrollabili e sofferenze inimmaginabili. La risposta a queste domande, se può essere formulata, è sospesa in un'aria perenne. La mitologia urbana dei fumetti dà solo una possibile indicazione, di quale possa essere questa risposta: la Metropolis di Superman e la Gotham City di Batman sono città moderne che si possono salvare solo con l'interento soprannaturale" |
William R.Taylor |
Nel 1937 è nato uno dei più famosi personaggi del mondo dei fumetti. Si chiamava The Batman, ed era un perosnaggio misterioso, un cavaliere della notte; il suo creatore, Bob Kane, lo aveva pensato come un'amalgama di Zorro, The Shadow, The Bat di Mary Roberts-Rinehart, Dracula, Houdini, e Sherlock Holmes. |
Batman possedeva una Bat-Caverna, il Bat-segnale, una Bat-Mobile, e tutti questi oggetti sono divenuti fortemente riconoscibili e caratterizzanti. |
Le avventure di Batman sono ambientate a Gotham City, città che prende origine dal romanzo gotico ottocentesco. |
Le forme della città si rifanno allo stile gotico ed all'Art Deco, in essa si riconoscono strutture verticali, pilastri che terminano con archi rampanti, guglie, doccioni e gargolle. |
Quando Batman si posa su di un grattacielo, scrutando le strade della metropoli, il suo profilo somiglia ai demoni alati che ornavano le cattedrali gotiche, in modo che l'architettura mitteleuropea del Medioevo, vagliata attraverso l'architettura americana del Novecento si ritrova sulle pagine dei fumetti. |
Il cavaliere oscuro non è l'angelo che scruta la città ne "Il cielo sopra berlino", ma cotrolla Gotham nella stessa maniera, pronto a spiccare il volo per rimettere le cose al loro posto. |
"Batman: principe vendicatore; creatura notturna e lunare abitante delle foreste e delle caverne metropolitane; angelo e demone; uomo e topo; topo e uccello; uccello e vampiro. Ancora più vasto, alchemico, misterico potrebbe essere l'elenco delle doppie identità che fanno di questo eroe degli anni trenta americani un concentrato di mitologie dell'antico e del moderno. Dalla Bibbia alla letteratura goticheggiante, romantica e decadente; da Dante e Michelangelo a Blake, si tratta di un ibrido insieme di simboli che, come il pendolo di Poe e di Eco, oscilla minaccioso tra due forme di Accumulazione, di eccesso, di lussuosa perversione: quella dell'individuo e quella della macchina, l'una e l'altra estremizzati fino al parossismo. Sin dalle prime storie, prima ancora di crescere su se stesso, di catalizzare ingredienti potenziali, esterni, diffusi, che animavano i primi grandi consumi di massa e che più si confacevano all'invenzione, all'intuizione iniziale, Batman non ha la meccanicità fantascientifica, l'ottimismo solare, l'ingenuità americana di Superman: così mascherato, così teatrale, così umano, troppo umano, deve tutta l'Europa, alla crisi del vecchio mondo (Fantasma dell'opera, Metropolis con qualcosa, persino dell'operetta viennese post-freudiana)." |
Alberto Abruzzese |
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