Il Ponte di S.Rocco:

Ponte di San Rocco

Cenni storici:

La struttura originale del ponte e a quattro arcate, senza alcuna torre di elevazione risalente ai primi tre Secoli dopo Cristo. La sagoma doveva essere simile a' distrutto ponte dall’arena di Monza, ora Ponte dei Leoni. Le torri della testata sono opere medievale erette nel XII secolo e sopraelevate nel XIV secolo.

Il ponte di S. Rocco e’ sempre stato un elemento nodale nell’organizzazione territoriale dell’Adda e della Molgora: da li si poteva controllare il transito delle merci e si esigevano le imposte.

ll ponte era il luogo istituzionalizzato attraverso II quale il potere feudale controllava ed esercitava il proprio dominio sul centro abitato e sul territorlo circostante.

Inoltre Ii ponte di San Rocco rappresentava per gli abitanfi della zona vicina un elemento distintivo della propria identita' all'inerno del borgo.

Nello studio delle funzioni del ponte, pero', non va tralasciata la sua Caratteristica difensiva:

inizialmente si trattava di una difesa passiva, affidata semplicemente alle mura, ma in un secondo tempo, attraverso la formazione di un impalcato interno, si sviluppo una prima forma di difesa attiva.

Nel Trecento, inoltre, una serie di interventi potenziarono ulteriormente la sua figura di difensore del borgo.

Nella torre esterna c'erano tre Ilvelli di ferritole, con caritteristiche diverse di visusale e di fuoco inentre l'impalcato centrale garantiva la difesa piombante.

Ma Ia protezione che il ponte esercitava sulla citta era anche di tipo simbolico:

la porta era investita di un'aura magico sacra'e intesa ad ass-curare a' borgo la protezione da nemici invisibili, come il caos sociale, le Carestie e la pestilenza.

A questa motivaziorie va ricondotta Ia testa scolpita nel condo di marmo della ghiera deilarco occidentale cosi come gil affresehi posti sul fronte esterno delia porta orientale.

II passaggio di denominazione da Porta de Moirano a Porta dl San Rocco va ricollegato agli eventi delia peste.

La vicina chiesa dedicata a San Rocco, infatti, divenne luogo di degenza e cura del malati legandola in mo do indissolubile alla porta vicina.

Ii passagglo da elemento difensivo e amministrativo a luogo simbolico religioso e spirltuale fu accentuato anche del presunto evento miracoloso del 1630.

Si racconta, infafti, che in quelI'anno la peste stesse mietendo mlgliala di vittime in tutto il territorlo circostante a Vimercate.

Nel «Ragguaglio delle grazie", volume presente tuttora nell'Archlvio plebano della parrocchia vimercatese, si parla dl una processione di penitenza che segno' Ia scacciata del morbo da Vicomercati. il miracolo, che e oggetto del dipinto presente nel Santuarlo della Beata Vergine del Rosarlo, con Ia Sagra di Sant' Antonlo non c'entra niente.

Unica coincidenza e II ponte di San Rocco che ha ospitato la processione miracolosa del 1630 e continua a essere teatro del falo'di Sant'Antonio, niente di piu'.