Il catalizzatore: la figura umana



fig.22




Nel presente progetto l'immaginario di riferimento della figura umana assume le caratteristiche e le potenzialità del catalizzatore, richiamando a sè le prime ipotesi soggettive di sviluppo ed organizzazione; è così che la colonna vertebrale diventa l'elemento centrale portante, sia fisico che tecnico, gli apparati dell'uomo diventano funzioni del cucinare e gli arti possibili interfaccia, possibili ripiani, movimenti dell'elemento. Le prime formalizzazioni, seppur molto semplici e dirette, creano una serie di eventi/richieste, di scenari capaci di organizzare una propria riconoscibilità; essi sono solo delle possibili forme che soggettivamente si avvicinano ad una ipotesi organizzativa delle richieste già espresse e delle possibili ancora sconosciute o comunque in evoluzione. In questa prima fase progettuale, non si è quindi approfondito il livello tecnico, quanto, quello prettamente formale; le prime adduzioni, entrano infatti nel campo proprio delle interfaccia, delle articolazioni come possibilità di movimento, rotazione, traslazione dei piani geometrici. L'inserimento delle figure geometriche è un primo passo verso la tridimensionalità dell'elemento domestico, verso un'innalzamento della qualità intesa come possibilità di interazione e della capacità del progetto di potenziare il rapporto con l'utente che lo utilizza. Le scelte iniziali possono essere anche le più casuali, ma la loro esistenza è importante per accrescere le possibili chiavi di lettura; lo scopo di questa prima parte di lavoro non è, (non deve esserlo), la ricerca della soluzione, ma quello, duplice, di eliminare i detriti di categoricità che i riferimenti, storici/culturali e casuali/soggettivi, ancora possiedono, e di produrre stimoli, successive richieste da soddisfare, complessità.

"I riferimenti casuali ed improbabili, quegli elementi utilizzati sin'ora come attivatori di disequilibrio, entreranno quindi in un processo di ridimensionamento successivo che è proprio del ruolo che avevamo dato loro, quello di catalizzatori. Saranno stati veicolo del nostro pensiero progettuale, non fini da raggiungere."
(Celestino Soddu, Enrica Colabella, op. cit.).