Lo spazio curvilineo, seconde me, ben rappresenta
la mia idea di un’architettura ricca.
È uno spazio che si flette e assume forme sinuose, inedite e remote.
È uno spazio in cui ogni tratto contiene richiami all’idea di accoglienza.
Così un semplice arco “riambientato a Venezia” può sembrare un abbraccio,
dodici semplici costole di calcestruzzo si muovono disegnando un ricco e mutevole gioco di ombre.
E le forme curve, con il loro continuo movimento, ci mostrano
uno spazio che danza,
grazie alla creatività si può imprimere un movimento virtuale anche
a materiali che, come in questo caso, sono rigidi e grevi.
Sempre nel contesto di
ricchezza architettonica
penso che questi due esempi concretizzino
perfettamente la mia idea di facciata “ricca”,
per l’accostamento di forme distinte e
per la scelta di molteplici materiali
I due involucri….uno dentro l’altro…creano
volumi in movimento e la copertura
abbraccia la struttura sottostante