1. una semplice superficie piana può subire una ripiegatura ad un suo vertice; per me è importante che quest' ultima non segua un angolo retto | |
2. una superficie piana può essere piegata alternativamente una volta verso l' alto e una verso il basso, e allo stesso tempo subire una curvatura in senso longitudinale che ne causi la dilatazione nella parte alta e la compressione nella parte bassa | |
3. una superficie lunga, sretta, sottile e leggera può essere
fatta lentamente cadere dall' alto; date le sue caratteristiche, tenderà
a formare spontaneamente pieghe e rigonfiamenti molto estetici e morbidi
incantato |
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4. una superficie può essere piegata alternativamente una volta verso l' alto e una verso il basso, in modo tale che le linee che formano gli spigoli siano rette, e subire una incurvatura verso la parte interna, tale da risultare concava | |
5. una superficie può essere piegata alternativamente una volta verso l' alto e una verso il basso, in modo tale che le linee che formano gli spigoli siano rette, e subire contemporaneamente una parziale rotazione che ne conferisca un aspetto aereodinamico e stabile | |
6. una superficie può essere piegata e ruotata come quella di sopra, con l' unica differenza di pesentare le linee che formano gli spigoli delle pieghe curvate, precisamente rientranti verso l' interno | |
7. una superficie piana ed elastica può subire piegatura tramite un corpo esterno (lungo e stretto) che, una volta al di sotto della superficie, la spinge verso l' alto | |
8. una semplice superficie piana, pieghevole e leggera, se sollevata da un corpo, forma spontaneamente pieghe e curve molto morbide | |
9. un corpo piramidale morbido e plastico, per effetto di rotazione appicatagli al vertice, subisce una serie di curvature tipiche della rotazione | |
10. una superficie piana può essere fatta ruotare attorno a sè stessa seguendo la forma della circonferenza; per me è importante che questa rotazione sia di 270° | |
11. una superficie piana può essere fatta ruotare attorno a sè, sempre di 270°; in un secondo momento le vengono applicate delle compressioni che fanno in modo che la superficie si curvi e dia luogo a tre "lati" con gli opportuni spigoli cuspidali | |
12. in una superficie quadrata piana si possono piegare i quattro spigoli lungo le diagonali; in un secondo momento per me è importante che questi quattro triangoli così ottenuti occupino posizioni diverse rispetto alla superficie centrale: ovvero dovranno esservi adagiati sopra, o formare un angolo di 90° verso l' alto o verso il basso, o semplicemente trovarsi sullo stesso piano. nella figura compaiono tutte quattro le possibilità | |
13. un semplice triangolo piano può essere fatto ruotare, girandosi poco a poco, lungo la traiettoria della circonferenza, in modo da tornare alla posizione di partenza; se blocchiamo l' immagine in movimento otteniamo tutti i passaggi del triangolo in moto: a me questa costruzione risulta più congeniale se lasciata aperta | |
14. una superficie morbida cilindrica, svasata però nella parte
inferiore, può essere fatta ruotare velocemente su se stessa
per un numero considerevole di giri; se improvvisamente la rotazione subisce
l' arresto, la superficie la segue ancora, dando luogo ad una serie considerevole
di pieghe, tutte nella direzione della precedente rotazione
incantato |
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15. una semplice superfice piana può subire una piegatura avente forma cuspidale | |
16. una superfice piana, lunga e stretta, può essere piegata, orrizzontalmente, in dentro o in fuori; il fenomeno è per me migliore se manca una sucessione ritmica regolare | |
17. ad un oggetto lungo, stretto e flessibile può essere applicata una torsione e sucessivamente può essere piegato ad "u" | |
18. ad un oggetto triangolare piano può venire piegato un vertice; importante è che la piegatura sia curvata, arrotondata, insomma dotata di un proprio volume | |
18. ad un oggetto triangolare piano può venire piegato un vertice; importante è che la piegatura sia curvata, arrotondata, insomma dotata di un proprio volume | |
20. diverse superfici piane e sottili, aventi un punto in comune, possono venire piegate su sè stesse in modo che risultino arcuate e tondeggianti; tante più sono, tanto è minore lo spazio di ciascuna e tanto meno ariosa risulta la composizione |