Attraverso un processo di adduzione determino una serie di matrici formali, sulla base degli attributi da me precedentemente formulati; ogni oggetto, attraverso una matrice formale, può generare un'incremento di complessità, che si può scrivere sotto forma di algoritmi o, più semplicemente, con una serie di indicazioni sotto forma di testo.  

È questo il concetto di arte generativa, ovvero del modo di affrontare un progetto che si basa sulla definizione di una famiglia di elementi, tutti con il medesimo codice genetico che rappresenta l'identità della specie.  
Nell'arte generativa, dunque, l'idea è il codice genetico che rappresenta una moltitudine di oggetti unici (C. Soddu).

Le matrici formali sono state divise in otto campi di intervento; ogni campo raggruppa una serie di studi su come, ad esempio, sono fatte le estremità di un ipotetico oggetto o come questo ipotetico oggetto si interfaccia con il corpo...  
In questo modo posso disporre di una biblioteca di soluzioni formali applicabili a qualunque progetto voglio affrontare.  

1. Come inizia e come finisce un oggetto;  
2. Come si piega e come gira l'angolo;  
3. Come si divide e come si moltiplica;  
4. Come si somma e come si sottrae;  
5. Come si interfaccia l'oggetto con il corpo;  
6. Come si traccia il confine fra interno ed esterno;