IMMAGINARIO DI RIFERIMENTO
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Cio' che ha permesso al mio lavoro di prendere una piega piu' definita e' stata una frase di un brano di Fabrizio De Andre', tratto da "Non al denaro, non all'amore, ne' al cielo"; il suo titolo e' "Un matto".
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"...per stupire mezz'ora basta un libro di storia, io cercai di imparare la Treccani a memoria, e dopo maiale, Majakovsky, malfatto, continuarono gli altri fino a leggermi matto..."
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sorprendente... perche' qualcosa lo sia basta un pizzico di creativita'... io ho cercato di perfezionare il mio progetto fino ai minimi particolari... ma dopo la perfezione per me esisteva soltanto piu' un attributo, il solo che potesse corrispondere alla mia idea di ombrello sorprendente: matto
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ETERNO  SILENZIOSO   SORPRENDENTE  MATTO
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Quando parlo di ombrello sorprendente intendo, come ho gia' specificato, sorprendente al momento dell'apertura. Voglio che l'ombrello non sia riconoscibile quando e' chiuso; la sorpresa giungera' al momento della sua apertura: solo allora l'immagine di ombrello matto travolgera' lo spettatore che incredulo potra' utilizzarlo.
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/images/redball.gif (723 byte)INCREMENTO DI COMPLESSITA'
/images/redball.gif (723 byte)NUOVA GERARCHIA EVENTI
/images/redball.gif (723 byte)ECCEZIONI