La scelta dell' OCCHIO
come catalizzatore e partita spontaneamente da uno studio fatto ad
esso. Per la ricerca del catalizzatore ho tenuto conto dei miei obbietivi
iniziali (resistente, lineare, comodo). Dopo varie ricerche sono giunto
all'occhio,precisamente quello umano perche' mi permetteva di aprire tante
strade di studio, inoltre rispecchiava i miei obbiettivi: resistente
perche' tramite la palpebra riesce a proteggere la parte delicata a contatto
con gli agenti esterni; lineare perche' studiando le linee curve
di cui e' composto possiamo trovare uno schema compositivo preciso; comodo
perche' tramite il suo movimento rotatorio possiamo vedere quello cue ci
sta davanti in varie angolature. Inoltre approfondendo il discorso del
catalizzatore ho analizzato altri obbiettivi indispensabili per lo sviluppo
della progettazione dell'ombrello, ossia: non ingombrante perche'
la palpebra nel momento dell' uso ricopre l' occhio ,ma quando non serve
si neutralizza piegandosi nella parte superiore; impermeabile perche'
tramite la membrana sclerotica l' occhio si impermealizza all' acqua e
a qualsiasi liquido.
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>OCCHIO< Organo
della vista. Ha la forma di un globo cavo costituito da tre membrane (sclerotica,
coroide e retina) che ne formano le pareti e da mezzi rinfrangenti liquidi
o solidi
che ne colmano lo
spazio interno. nella parte anteriore presenta una calotta trasparente
(cornea) che consente il passaggio dei raggi luminosi e dietro a questa
un diaframma (iride) perforato da un orifizio (pupilla) che regola la quantita'
di luce che penetra all'interno. posteriormente comunica coll' encefalo
attraverso i nervi ottici.
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