MOLTEPLICITA' DI SCENARI POSSIBILI
A deve essere la struttura principale , la parte su cui é centrato l'intero oggetto.
La cosa che risponde a queste caratteristiche é il piano di appoggio nel caso si progettasse un tavolo portatile.
Infatti , nel mio caso , A é rappresentato dal pianale sul quale si andranno ad appoggiare i vari oggetti ( piatti , bicchieri , ecc. ).
Aumento di complessitá :
Il singolo pianale non puó offrire le prestazioni che sono richieste ad un tavolo portatile , in quanto le elevate dimensioni , comportano un serio vincolo alla maneggiabilitá.
Per questo , il pianale verra realizzato in modo che si possa piegare ed in modo che abbia contemporaneamente due funzioni
a) supporto per gli oggetti ;
b) contenitore , che incorpori in se tutte le altri parti dell'oggetto , di modo che , nel trasporto sará l'unica parte di cui ci si deve occupare.
BASE APERTA BASE CHIUSA
Eccezione :
L'unica eccezione dovrá essere relativa al fatto che verranno inglobate in A tutte le altri parte dell'oggetto , ma C dovrá rimanerne all'esterno , per non andare contro a evidenti principi funzionali che verranno illustrati quando si andrá ad analizzare C.
C Deve offrire comfort all'oggetto , in quanto deve rivelarsi il perfetto interfaccia tra la struttura principale A e l'utente.
Queste sono tutte prestazioni che é in gradi di offrire la maniglia , che verrá applicata al corpo centrale A.
Rende piú semplice il trasporto del tavolo , e , allo stesso tempo é compatibile con A , infatti qundo A é aperto , non crea nessun intralcio , e quando é chiuso , diventa una comoda e pratica maniglia che assolve la funzione di rendere l'oggetto un oggetto da viaggio.
MANICO A MANICO B MANICO C
STRUTTURA CHIUSA CON MANICO C STRUTTURA APERTA CON MANICO C
D Nel caso che l'oggetto da realizzare sia un tavolo "portatile" , il paradigma D dovrá essere le gambe del suddetto tavolo ,cioé , il supporto dell'oggetto.
Capirne l'uso é facile , basta infilare le tre gambe nella relativa guida , una volta smontate , sono infilabili all'interno di A limitando cosí l'ingombro.
Aumento di complessitá :
Come aumento di complessitá , si cerca di rendere le gambe le piú stabili possibili , aggiungendo dei fori filettati al di sotto di queste.
Questi fori permettono di aggiungere delle punte che andranno a conficcarsi all'interno del terreno ( nel caso che questo sia sufficientemente morbido ) aumentando notevolmente la stabilitá.
Cosí facendo, la struttura sará in grado di soddisfare la necessitá di doversi adattare bene a tutti gli ambienti in cui verrá utilizzato.
E Ha il compito di aiutare a sorreggere la struttura , ció é possibile grazie all'utilizzo di una asta-guida nella quale si infileranno le tre gambe.
L'utilitá di questa parte di oggetto , utilizzato in questo modo , é un po' riduttiva.
Aumento di complessitá :
Questa parte di oggetto deve assolvere due funzioni : la prima é quella descritta precedentemente , cioé , guida per le gambe del tavolo , la seconda , é quella di proteggere dai problemi che si possono riscontrare nell'ambiente dove si andrá ad utilizzare l'oggetto.
Il tavolino portatile viene utilizzato generalmente all'aperto e nel periodo estivo , perció , una delle maggiori insidie puó essere quella provocata dal sole , risolvibile con l'introduzione di un parasole.
La seconda prestazione , quella di riparare dal sole , é garantita dall'inserimento di elemento ( ombrellone ) all'interno dell'asta , di modo che sia sempre possibile utilizzare questa parte di oggetto come guida delle gambe , e , volendo , anche come supporto per un eventuale parasole.
Questa aggiunta crea maggiore funzionalitá , e aumenta la complessitá dell'oggetto.
B E' la parte che deve essere usata per interagire con la struttura centrale rappresentata da A.
Questa interazione puó avvenire direttamente , oppure attraverso l'utilizzo di un altra parte di oggetto , piú precisamente , quella rappresentata da C.
Deve facilitare la funzione dell'oggetto , cioé , quello di essere facilmente trasportabile.
Questo é realizzabile attraverso l'applicazione di piccole ruote alla base della "valigia" ( tavolino chiuso ) , che interagiscono direttamente con essa , ma , volendo , anche attraverso l'utilizzo della parte C ( trascinare la valigia prendendola dalla manilia ) , rendendo il meccanismo piú comodo e funzionale.
Una volta chiuso le ruote facilitano il compito relativo al trasporto dell'oggetto , e quando si apre non intralciano la funzione di tavolino.
Ulteriore aumento di complessitá relativa all'intera struttura dell'oggetto :
Il tavolo portatile cosí realizzato offre giá tutte le funzioni base che possono essere richieste a questo tipo di oggetto , ma , volendo é possibile ancora aumentarlo di complessitá attraverso l'introduzione di innovazioni tecnologiche.
Nel mio caso , il tavolino sará principalmente utilizzato in luoghi aperti , in campagna o nei boschi , dove é difficile che vi sia illuminazione pubblica.
Questo aumento di complessitá é pensato proprio per questo , e , soprattutto , per le varie gite nei boschi , dove é piú facile trovarsi a dover raccogliere le cose per tornare a casa , quando ormai la visibilitá non é piú molto buona , in quanto , nei boschi "fa buio prima".
In questi casi , farebbe molto comodo avere una fonte di luce artificiale a portata di mano , che non ingombri durante il trasporto , e , preferibilmente , che sia allegata all'attrezzatura di base , in modo da non correre il rischio di dimenticarla a casa.
Per questo ho inserito due luci sulla base del tavolino , che funzionano con una semplice pila e non creano nessun intralcio a tutte le altre funzioni dell'oggetto.
Sono cosí arrivato alla realizzazione dell'oggetto finito.
CON LUCI
CON PARASOLE
CON RUOTE