"L'intera concezione di passato,presente e futuro,vale a dire del tempo,penetra nelle nostre vite a causa della
              nostra esistenza corporea:la durata limitata del nostro ciclo vitale,la continua esigenza,da parte del nostro
              organismo,di cure e attenzioni,la natura del mondo fisico di cui dobbiamo servirci per sostentarci.In effetti
              non possiamo vivere in eterno;in quanto esseri mortali,non ci è lecito ignorare il tempo e sfuggirgli.Il ritmo
              della successione di notti e giorni,di sonno e veglia,di crescita e invecchiamento,la necessità di mantenerci
              con il lavoro e di difenderci,sono tutti fattori che ci obbligano a rispettare il tempo se vogliamo vivere,e i nostri
              corpi ci obbligano a voler vivere.Ma una cosa è rispettare il tempo,tutt'altra cosa è sottometterglisi.Secondo la
              modalità dell'essere,rispettiamo il tempo,ma a esso non ci sottomettiamo;ma questo rispetto per il tempo diventa
              sottomissione qualora a predominare sia la modalità dell'avere.In essa,non soltanto le cose sono cose, ma tutto
              ciò che è vivente diventa una cosa.Nella modalità dell'avere il tempo diviene il nostro dominatore.Nella modalità
              dell'essere,il tempo è detronizzato,cessa di essere l'idolo che governa la nostra vita."
 
                                                                                                     da"Avere o essere?" di Erich Fromm



             "...all'eccitazione dei primi giorni subentrò in me la tranquilla naturalezza della vita domestica.Quanto avevo
             vagabondato,di città in città,tra gente d'ogni sorta,tra lavoro e fantasticherie,tra studio e notti passate all'osteria,
             vivendo talvolta di pane e latte,talaltra di letture e sigari,diverso ogni mese!E qui tutto era come dieci vent'anni
             fa,qui le ore e i giorni  trascorrevano lievi,senza lasciar tracce,come nuvole estive,ciscuno di essi un quadro
             multicolore e ciascuno un sentimento fuggevole,che scrosciava e splendeva,e presto lasciava una risonanza di
             sogno."
 
                                                                                                      da"Bella è la gioventù"di Hermann Hesse


 

          "E' la natura un tempio di colonne viventi
           che lasciano talora sfuggire parole oscure;
           l' uom vi passa tra selve di segni e di figure
           che lo vanno osservando con occhi confidenti.
           Simili ad echi lunghi che da lungi si fondono
           in una tenebrosa e profonda unità,
           vasta come la luce,come l'oscurità,
           i profumi,i colori,i suoni si rispondono.
           Vi son profumi freschi come carni lattanti,
           verdi come erbe,dolci come suon di clarino,
           altri invece corrotti,fastosi e trionfanti,
           hanno l'effusione di quegli esseri immensi,
           che,come l'ambra,il muschio,l'incenso,il benzoino,
           cantano il rapimento dell'anima e dei sensi.

                                                                                    "Correspondances"di Charles Baudleaire
 



 
         "Ci siamo fermati a prendere un caffè.
          "La vita ti ha insegnato molte cose,"ho detto tentando di tenere viva la conversazione.
          "Mi ha insegnato che possiamo apprendere,che possiamo cambiare",ha risposto lui."Anche se questo sembra
           impossibile."
           Stava tagliando corto.Avevamo parlato pochissimo nelle due ore di viaggio fino a quel bar lungo la strada.

                                                                                    da"Sulla riva del fiume Pedra mi sono seduta e ho pianto"
                                                                                                                                                              di Paulo Coelho
 



 

       "Erano ansanti mentre procedevano,aprendosi il passo tra la folla che si muoveva lentamente,addentrandosi proprio
        nel cuore della città e uscendone poi dal lato opposto,fino a che scorsero dinanzi a loro la collina su cui sorgeva il
        forte.Quella zona della città era più aperta dell'altra,e in parte era formata da giardini separati dalla strada da
        muraglioni,al di sopra dei quali si levava a volte un alto e scuro cipresso.Perfino lì ai margini,la città era ancora un
             labirinto; le strade erano costruite in modo tale che ciascuna si presentava come un vicolo cieco chiuso alla fine
        da un muro.Tre volte dovettero fare dietro-front e ritornare sui loro passi.Non c'erano porte d'entrata,non c'erano
        stalle,non c'erano passanti:soltanto quei muri e impassibili che arrostivano nel sole implacabile.

 
                                                                                       da"Il tè nel deserto"di Paul Bowles
 



 CATEGORIE SCELTE:

    Tempo\Notti e giorni\Crescita e invecchiamento\Natura\Vita domestica\Osteria\Pane\Latte\Sigari\Lievi\Nuvole\Fuggevole
    Sogno\Tempio\Colonne\Passa\Caffè\Apprendere\Cambiare\Gente d'ogni sorta\Passo\Forte\Muraglioni\
    Cipresso\Muro\Sole\Bar\Dominare\Naturalezza\Luce\Vita\Me\Tracce\Colori\Anima\Profonda unita'\Occhi.
 
CATEGORIE IN ORDINE GERARCHICO:

 :
 
 
1      Vita domestica-colonne-forte-cipresso-muro =STABILITA' 
 
 
 
 2     Pane-caffè-sigari 
= MANEGGEVOLEZZA
 
 
 
 
3  Lievi-nuvole-sogno-fuggevole-passo = LEGGEREZZA
 
 
 
 
4  Tempo-notti e giorni-crescita e invecchiamento-tempio-muraglioni-sole =DUREVOLEZZA
 
 
 
 
5    Apprendere-cambiare-gente d'ogni sorta 
= ADATTABILITA'- DINAMICITA'
 
 
 
 
6   Osteria-latte-bar 
= ECONOMICITA'
 
 
 
 
 7  Dominare-luce-naturalezza
 =  FACILITA' D'USO
 
 
 8  Vita-me-tracce-colori-anima
 =  PERSONALIZZABILE
 

9  Profonda unità-apprendere-luce-occhi
=  FACILITA' DI COMPRENSIONE