DEFINIZIONE DEGLI OBIETTIVI

1

WALLACE STEVENS

Poesie
2 JEAN GRENIER La vie quotidienne
3 FERNANDO PESSOA Il libro dell'inquietudine
4 ANTONIO MUNOZ MOLINA L'inverno a Lisbona
5 HUGO PRATT Avevo un appuntamento
6

LUCIANO DEL SETTE

Quella volta che in viaggio
7 TONI MARAINI Ultimo the a Marrakech
8 MANUEL VICENT Mediterraneo, mare interiore
9

ANTONIO MUNOZ MOLINA

L'inverno a Lisbona
10

KOSTANINOS KAVAFIS

Poesie
11 TONI MARAINI Ultimo the a Marrakech
12 IVANO FOSSATI da un'intervista
13 PAOLO CONTE

 

 

 

Come se un'altra vela andasse navigando/ drittamente per un'altra notte,/ e fino in fondo pendessero folte stelle.

 
WALLACE STEVENS

Poesie

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Si viaggia per raccogliere una dozzina di sensazioni rare, capaci di suscitare quella risonanza interiore senza la quale nulla che si acolti ha importanza. Si può, dunque, viaggiare non per fuggire, ma per trovare. Il viaggio diventa allora un mezzo tal quale l'oppio per i buddisti e l'alcool per i pittori. E una volta che se n'è fatto uso e si è giunti al suo termine, si può respingere la scala che è servita a salire.


JEAN GRENIER
La vie quotidienne

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Dal mio quarto piano sull'infinito, nella plausibile intimità della sera che sopraggiunge, ad una finestra che dà sull'inizio delle stelle, i miei sogni si muovono con l'accordo di un ritmo, con una distanza rivolta verso viaggi o paesi ignoti, o ipotetici, o semplicemente impossibili.


FERNANDO PESSOA
Il libro dell'inquietudine

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- "Ho ascoltato quella canzone, LISBOA. Mi ha fatto ricordare quel viaggio che avevate cominciato insieme"
- "Già, quel viaggio" ripetè "fu allora che la composi"
- "Tu però mi avevi detto che non eravate arrivati a Lisbona"
- "Certo, no. Per questo scrissi quella canzone. Tu non sogni mai di perderti in una città dove non sei mai stato ?"

ANTONIO MUNOZ MOLIN

L'inverno a Lisbona

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Sono venuto nel Pacifico alla ricerca o forse all'inseguimento di un sogno. Avevo degli appuntamenti a metà strada fra la realtà e la fantasia ed in questo mondo incantato, tutte le immagini che ho visto, le storie che ho letto, i colori che ho sognato si fanno veri, filtrati da una magica rete che mi guida attraverso il passato per reinterpretare il presente.


HUGO PRATT
Avevo un appuntamento

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Partiamo per la Turchia, il grande viaggio. Mi sento molto felice, ma lasciare la chitarra a casa mi sembra un segnale che qualcosa stia cambiando nella mia vita.


LUCIANO DEL SETTE

Quella volta che in viaggio

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Da quel viaggio, io ho attraversato e riattraversato mari, città e altre valli. Ho chiuso per sempre delle porte. Gettato delle valigie. Lasciato amici seduti al caffè a discutere del presente per l'eternità. Da allora sono nata e morta mille volte. Forse ho sciolto qualche enigma. Eppure a pensarci bene, è sempre la stessa struggente inquietudine che mi accompagna. Anche se la separazione mi è ormai familiare, so che non appartengo a nessun luogo e che alcuni luoghi mi appartengono per sempre.


TONI MARAINI
Ultimo the a Marrakech

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Al tramonto leggerò qualche pagina pagana, seduto su una poltrona di vimini bianca, con una granita al caffè sul tavolino di marmo e aspetterò che la sera cali sul Mediterraneo, dopodichè mi metterò a contare stelle cadenti all'interno della mia anima. Senza aspettarmi nient'altro che questo.


MANUEL VICENT
Mediterraneo, mare interiore

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I nomi, come la musica, mi disse una volta con la saggezza del terzo o quarto gin, strappano dal tempo gli esseri e i luoghi a cui alludono, senza altre armi che il mistero della loro sonorità. Per questo fu in grado di comporre la canzone senza mai essere stato a Lisbona: la città esisteva prima che lui la visitasse, come ora esiste per me che non l'ho mai vista, rosata e ocra a mezzogiorno, appena rannuvolata contro il fulgore del mare, profumata dalle sillabe del suo nome, simile ad un soffio scuro, Lisbona .


ANTONIO MUNOZ MOLINA

L'inverno a Lisbona

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Se per Itaca volgi il tuo viaggio, fa voti che ti sia lunga la via e colma di vicende e conoscenze... Fa scalo negli empori dei Fenici per acquistare bella mercanzia, madrepore e coralli, ebani ed ambre, voluttuosi aromi di ogni sorta.
Itaca tieni sempre in mente, la tua sorte ti segna quell'approdo, ma non precipitare il tuo viaggio. Meglio che duri molti anni, che vecchio tu finalmente attracchi all'isoletta ricco di quanto guadagnasti lungo la via, senza aspettare che ti dia ricchezza. Itaca t'ha donato il bel viaggio, senza di lei non ti mettevi in cammino. Nulla ha da darti di più. E se la trovi così povera, Itaca non t'ha illuso. Reduce così saggio, avrai capito cosa vuol dire un'Itaca.


KOSTANINOS KAVAFIS

Poesie

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Nel frattempo ho imparato a portare sedie, tavolini, libri, odori, musiche, pensieri, paesaggi, villaggi, porte - chiuse e aperte - amici e nemici in una sola ed unica valigia. E anche a questo rinuncerò un giorno, aprendola e disperdendone il contenuto alla rosa dei venti, per continuare a camminare sempre più leggera.


TONI MARAINI
Ultimo the a Marrakech

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"Quando si è accorto di essere arrivato, poeticamente e fisicamente, alla fine del suo viaggio portoghese? "
"Al Cabo da Roca. Lì non c'è più terra, non c'è più Europa, solo un potente faro, pochi mulini a vento.
Un immane crocefisso taglia il vento atlantico, freddo e perenne. Il crocefisso fischia e vibra suonando melodie assurde che al tramonto inquietano un pò e allontanano gli ultimi turisti .
Lì, un tempo, finiva il mondo conosciuto e da lì ancora oggi, ogni piccolo viaggiatore non può che tornare indietro.
A raccontare."


IVANO FOSSATI
da un'intervista

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Via, via vieni via di qui,/ niente più ti lega a questi luoghi,/ neanche questi fiori azzurri.../via, via, neanche questo tempo grigio/ pieno di musiche e di uomini che ti sono piaciuti.


PAOLO CONTE

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