ULISSE
- Nella mia giovinezza ho navigato
- lungo le coste dalmate. Isolotti
- a fior d'onda emergevano, ove raro
- un uccello sostava intento a prede,
- coperti d'alghe, scivolosi,al sole
- belli come smeraldi. Quando l'alta
- marea e la notte li annullava, vele
- sottovento sbandavano piú al largo,
- per sfuggirne l'insidia. Oggi il mio regno
- é quella terra di nessuno. Il porto
- accende ad altri i suoi lumi; me al largo
- sospinge ancora il non domato spirito,
- e della vita il doloroso amore.
- (da "Il Canzoniere", U. Saba, 1948)
[...] "D'ogni cosa avete goduto a sazietā. Avete spremuto ogni acino contro il palato. Nulla vi č rimasto ignoto. E nulla avuto per voi pių importanza d'un accordo musicale. Non vi ha toccato. Siete sempre lo stesso. Mi chiedo come si svolgerā il resto della vostra vita. Non sciupatela con le rinunce. In questo momento siete un tipo perfetto. Non diventate incompleto. Non avete neppure un'incrinatura. Non serve che neghiate col capo; sapete che č cosė. E poi, Dorian, non ingannate voi stesso. La vita non č guidata dalla volontā o dalle intenzioni. La vita č un insieme di nervi, fibre, e cellule faticosamente cresciute, nelle quali il pensiero si nasconde, e la passione si illude. Vi immaginate di essere al sicuro, e vi credete molto forte. Ma una casuale sfumatura di colore in una camera o in un cielo mattutino, un certo profumo che abbiate amato una volta, e vi riporti lievi memorie, il verso riudito di una poesia dimenticata, il motivo di una musica che da lungo tempo non avete pių suonato-credete, Dorian; da simili cose dipende la nostra vita. Browning lo ha scritto in qualche libro; ma i nostri sensi le immaginano per noi. Talora il profumo di lilas blanc improvvisamente mi sfiora, ed io rivivo il pių strano anno della mia vita. Vorrei poter mutare con voi, Dorian. Il mondo ha imprecato contro voi, ma vi ha sempre adorato. Voi siete il simbolo di quel che la nostra epoca cerca, e teme d'aver trovato. Sono cosė contento che non abbiate fatto nulla, nč scolpito una statua, nč dipinto un quadro, nč creato nulla oltre voi stesso. La vita č stata la vostra arte. Avete fatto di voi stesso una musica. I vostri giorni sono i vostri sonetti." [...]
( da "Il ritratto di Dorian Gray ", Oscar Wilde, 1890 )
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