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" Vogliamo tuffarci in fondo al baratro, Inferno o Cielo, che importa? in fondo all'ignoto per scoprire il nuovo "

        C. Baudelaire

INVITO AL VIAGGIO di C. Baudelaire

Andare, o sorella, o fanciulla,

come sarebbe dolce,

laggiú andare (ci pensi?)

a vivere, tu ed io!

Amare a sazietá

amare e morire

nel paese che ti rassomiglia!

I soli inumiditi

di quegli inquieti cieli pel mio spirito

hanno l'incanto cosí misterioso

dei tuoi occhi ingannevoli,

splendenti tra le lacrime.

.

Tutto, laggiú, é ordine e bellezza,

lusso'calma e voluttá.

.

Decorerebbero la nostra camera

mobili rilucenti

levigati dagli anni; e i fiori

piú rari, che mischiano i loro

profumi ai sentori

vaganti dell'ambra.

I ricchi soffitti,

gli specchi profondi

e lo splendore orientale, tutto

parlerebbe in segreto alla nostra anima

la dolce sua lingua natía.

.

Tutto, laggiú, é ordine e bellezza,

lusso, calma e voluttá.

.

Guarda: vedi su quei canali

vascelli dormire,

di umor vagabondo.

Perché sia pago perfino

il minimo tuo desiderio

sono venuti di capo al mondo.

I soli declinati

rivestono i campi, i canali,

la cittá intera, di giacinto e d'oro.

Il mondo s'addormenta

in una calda luce.

.

Tutto, laggiú, é ordine e bellezza,

lusso, calma e voluttá.

[I FIORI DEL MALE, LIII; trad. di L. de Nardis]


IL VIAGGIO di C. Baudelaire

1

Al ragazzo di mappe, di stampe appassionato,

l'universo sembra vasto quanto é vasta la brama.

Ah, come é grande il mondo al lume di una lampada!

agli occhi del ricordo come é piccolo il mondo!

.

.Un mattino partiamo col fuoco nel cervello,

col cuore traboccante di rabbia e voglie amare,

e ci affidiamo al ritmo dell'onda che addormenta

il nostro infinito sul finito mare.

.

C'è chi fugge felice una patria obbrobriosa

e chi lórrore della propria culla;

altri, astrologhi annaspanti negli occhi di una donna,

la tirannica Circe dai rischiosi profumi.

.

Per non mutarsi in bestie s'inebriano di spazio

e di luce e di cieli fiammeggianti;

il gelo che li morde, il sole che li cuoce

cancellano adagio il marchio di quei baci.

.

Ma i veri viaggiatori partono per partire

e basta: cuori lievi simili a palloncini

che solo il caso muove eternamente,

dicono sempre "Andiamo" e non sanno perché.

.

I loro desideri somigliano alle nubi;

e come il coscritto sogna il cannone, loro

sognano vaste, ignote, cangianti voluttà

di cui nessuno al mondo ha mai saputo il nome!

.

2

Imitiamo, che orrore! la trottola e la palla,

danziamo, rimbalziamo come loro. Anche in sogno,

Curiosità ci avvolge e ci assill', crudele

Angelo che a frustate fa vorticareil sole.

.

Sempre, in questo destino singolare,

cambia posto la meta: è ovunque e non c'è mai!

E l'Uomo - mai si stanca la speranza -

corre a perdifiatom per trovare riposo!

.

La nostra anima è una nave che cerca la sua Icaria:

"Occhio!" s'ode sul ponte; e dalla coffa

un'altra voce ardente e dissennata:

"Amore... gloria... gioia!" - Dannazione è uno scoglio!

.

Ogni banco sperduto che avvista la vedetta

è un Eldorado offerto dal Destino;

la Fantasia, che subito si scatena, non trova

che un frangente alla luce del mattino.

.

Guai a chi s'innamora di terre di chimera!

Dovranno metterti ai ferri o rotolarti in mare,

marinaio ubriaco, scopritore d'Americhe,

tu che coi tuoi miraggi fai gli abissi più`amari?

.

Così il vecchio barbone si trascina nel fango

sognando, naso all'aria, paradisidi luce;

e là dove un tugurio rischiara una candela

una Capua al suo sguardo stregato si disvela.

[...]

[I FIORI DEL MALE, CXXVI; trad. di G. Ramboni]

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