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...................ma quando venne il tempo, col girare degli anni, in cui
gli dei destinarono per lui  che ritornasse a casa, in Itaca, nemmeno là doveva
evitare travagli e prove pur trovandosi fra i suoi cari.

E tu cerchi di tenermi qui ancora! E il dono che intendi darmi, sia un oggetto da conservare.
Cavalli non voglio menarne a Itaca, ma te li lascio qui per te. A Itaca
non ci sono larghi campi da corsa.........Ti darò un cratere lavorato artisticamente:
è tutto d' argento. Lo ha fatto efeso.





E allora pensava al ritorno del magnanimo Odisseo. Gli diede una grossa scure di bronzo,
adatta alla sua mano: era affilata dalle due parti, aveva un manico bellissimo di legno d' ulivo, ben fissato
Gli diede poi un' ascia lucida. E lo guidava all' estremità dell' isola.





OMERO   ODISSEA                                                                                                                                            





Quando tutto il vendibile risultò venduto, letti e cucine sedie e tavole,secchie, vasche e mastelli
avanzava ancora ogni sorta di roba minuta, e sui loro supertiti sgabelli
le donne si rivoltavano gli oggetti tra le mani, guardando nel passato con occhi sognanti, leggendo
le scritte sotto o dietro le fotografie sbiadite, soppesando un ninnolo da comò, un vaso, un libro.

Come è possibile vivere senza le cose che sono la nostra vita?
Spogli del nostro passato non ci riconosciamo. Fa niente, non c'è posto, bisogna lasciarlo, bruciarlo.





Oh se solo se ce la facessimo ad arrivare in California, dove ci sono tutti quegli aranci, con questa carretta,
prima che si sfasci del tutto! se solo ce la facessimo.





JOHN STEINBECK .    FURORE.
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