IL VIAGGIO

Al ragazzo di mappe, di stampe appassionato,

l'universo sembra vasto quanto e` vasta la brama.

Ah, come e`grande il mondo al lume di una lampada!

agli occhi del ricordo come e` piccolo il mondo!

Un mattino partiamo col fuoco nel cervello,

col cuore traboccante di rabbia e voglie amare,

e ci affidiamo al ritmo dell'onda che addormenta

il nostro infinitosul finito del mare.

C'e` chi fugge felice una patria obrobriosa

e chi l'orrore della propria culla;

altri, astrologhi annaspanti negli occhi di una donna,

la tirannica Circe dai rischiosi profumi.

Per non mutarsi in bestie s'inebriano di spazio

e di luce e di cieli fiammeggianti;

il gelo che li morde, il sole che li cuoce

cancellano adagio il marchio di quei baci.

Ma i veri viaggiatori partono per partire

e basta: cuori lievi, simili a palloncini

che solo il caso muove eternamente,

dicono sempre "Andiamo" e non sanno perche`.

I loro desideri somigliano alle nubi;

e come il coscritto sogna il cannone, loro

sognano vaste, ignote, cangianti voluttà

di cui nessuno al mondo ha mai saputo il nome!

  "I fiori del male" C.Baudelaire  

MATTINO

Non ho forse avuto una volta una giovinezza amabile, eroica, favolosa, da scrivere su fogli d'oro - troppa fortuna! Per quale delitto, per quale errore mi sono meritato la mia debolezza attuale? Voi che pretendete che le bestie scoppiano in singhiozzi di dolore, che i malati disperano, che i morti fanno brutti sogni, tentate di raccontare la mia caduta e il mio sonno.Io non so spiegarmi meglio del mendicante coi suoi perpetui "Pater e Ave Maria".Non so piu` parlare. Eppure oggi credo di aver terminato la relazione del mio inferno. Era davvero l'inferno; l'antico,quello di cui il figlio dell'uomo aprì le porte.
Dallo stesso deserto,la stessa notte, sempre i miei occhi stanchi si ridestano alla stella d'argento, sempre, senza che si commuovano i Re della vita, i tre magi del cuore, l'anima, lo spirito. Quando andremo dunque al di là delle spiagge e dei monti, a salutare la nascita del lavoro nuovo, la nuova saggezza, la fuga dei tiranni e dei demoni, la fine della superstizione, ad adorare - per primi! - Natale sulla terra!
Il canto dei cieli, la marcia dei popoli! Schiavi non malediciamo la vita.
 

"Una stagione all'inferno"  A.Rimbaud  

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