Inizio - Obiettivi - Codice> - Codice>> - Codice >>>> - Paradigma - Scenari - LAB 2002 - www.artegens.com - Friederich


In questa tela di Frederich,del 1818,si può notare che la natura è l'elemento centrale e che la presenza dell'uomo è minuscola ma non marginale. Infatti questa figura,di spalle,vestita di abiti borghesi,si staglia contro il paesaggio montano. Il complesso dell'immagine,che ci rimanda alla solitudine dell'uomo davanti l'abisso nevoso,secondo me è simbolo del più puro pensiero romantico:c'è nel dipinto un'atmosfera tragica rappresentata dal paesaggio avvolto dalla nebbia,quasi a significare che per quanto in alto si possa salire non si può avere una visione chiara del mondo,e dal viandanteassorto nella contemplazione dell'infinito,che vede il suo viaggio come un'occasione di conoscenza e di scoperta. La pluralità dei punti di osservazione all'interno della stessa opera costituisce di fatto una delle novità più rivoluzionarie introdotte da Friedrich nella pittura di paesaggio.La compresenza di punti di osservazione diversi consente all'artista e allo spettatore di spostarsi continuamente all'interno della superficie pittorica, conferendo alla raffigurazione il carattere di un'esperienza visiva dinamica. Nella tradizione occidentale la pittura di paesaggio è normalmente delimitata dalla cornice. Friedrich, che avvertiva nell'infinità degli spettacoli naturali la presenza del divino, pur restando inevitabilmente legato ai formati chiusi della tradizione occidentale, ha violato gli schemi classici della pittura di paesaggio, abolendo le quinte laterali, costituite di solito da edifici o da gruppi di alberi. L'artista ricorre sia a linee parallele orizzontali che invitano l'immaginazione a superare i limiti della cornice sia alla compresenza in una stessa opera di punti di osservazione diversi, privilegiando la veduta dall'alto.