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Nessuna figura vive isolatamente, essa si deve modificare per l'influsso
degli altri oggetti grazie ai rapporti reciproci delle forme che si
compenetrano e si uniscono a vicenda formando delle "sporgenze".
Queste compenetrazioni creano uno spazio scenico dinamico-plastico.
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_ Anche gli spazi forati o bucati danno la sensazione di dinamismo. possono essere considerati anch'essi delle compenetrazioni dove pero' l'oggetto che penetra in questo caso non si vede, è come se lasciasse solo la sua sagoma. |
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_ Lo spazio deve terminare con una punta o uno "spigolo vivo" |
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_ Le figure tridimensionali create possono essere tagliate in modo tale da formare "uno spigolo vivo". La superficie ottenuta ("la più alta") dal taglio non sarà più parallela (come lo era precedentemente) al piano di appoggio. |
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Lo spazio deve essere
piegato con un angolo compreso tra i 0 e i 90 gradi.
Si preferiscono gli angoli acuti perchè rappresentano gli angoli della volontà. |
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_ Ridurre
(se si ritiene opportuno) la forma dello spazio alle sue linee di forza
che si dipartono dal punto di origine del moto e sono tese per tutto lo
spazio, esse servono a indicare la direzione e la velocità del moto.
Poichè la linea agisce psicologicamente su di noi con significato
direzionale essa supera la sua essenza di semplice segmento e diventa
forza centrifuga e centripeta. |
_ L' angolo di taglio deve essere compreso tra i 0 e i 90 gradi. |