E' una visione o un sogno...la sensazione che mi suscita è di disorientamento e smarrimento:
vedo un uomo il cui sguardo domina una vallata completamente soffocata dalle nubi, e oltre vedo un luogo non luogo in un tempo senza età.
Il tempo della scena stessa non è ben definibile:
non riesco a distinguere con chiarezza se (cinematograficamente parlando) ciò che vedo è un "fotogramma" o una "sequenza", e benché la prima ipotesi sembrerebbe la più ovvia e plausibile, non mi stupirei di intuire che l'uomo su quel picco è vivo, ma semplicemente immobile, perché sopraffatto nei sensi di fronte allo spettacolo del Sublime.
A questo punto , quasi involontariamente, opero una immedesimazione, cercando di esser partecipe di quell' intimo stupore...ora vedo solo l'assenza delle cose (tutto e al di sotto delle nubi) di cui ho bisogno per identificare me stesso, cose in relazione alle quali io sono.
Smarrito e piccolo ora sento freddo.
Ed ecco che, in un secondo momento, mi rendo conto di fare parte di quella terra che calpesto, di quell' aria che respiro e di quel paesaggio che sovrumano mi avvolge.
Benché ora mi senta spoglio, nel cuore provo un rassicurante tepore.