Il Castello di Camerano
Casasco
Il Castello che vediamo noi oggi e' il frutto
della risttrutturazione per mano degli Asinari di Bernezzo, che rifecero baroccamente
quello antico. Nel grande salone di rappresentanza si trova un dignitoso affresco
del conte Galeazzi di Canelli, con rappresentazioni mitologiche. Oggi, lo
scialbo datogli dagli ultimi proprietari ne snatura totalmente l'imponenza.
Il Castello di Camerano Casasco fu per ben 10 anni, dal 1824 al 1834, uno
dei centri piu' vivi e vitali della cospirazione risorgimentale con la partecipazioni
di Cesare Balbo e di Silvio Pellico. Nel Castello di Camerano Cesare Balbo
scrisse la "Storia d'Italia", le "Speranze degli Italiani",
i "Pensieri ed Esempi". Sempre nel Castello di Camerano, Silvio
Pellico, ospite frequentissimo e graditissimo, scrisse gran parte di quel
libro che, dapprima concepito sotto il titolo di "Memorie", prese
poi il nome ormai famoso di "Le mie Prigioni".