Il giorno seguente era l'ultimo di
permanenza a Mazzarrone; la sera decisi dunque di di dare un addio degno di questo nome al paese. Seguii dunque la musica che il vento portava alle mie orecchie giunsi in un locale pieno di gente di ogni età che ballava con foga. Mi buttai subito nella mischia facendo da cavaliere ora all'una ora all'altra ballerina, finché mi cadde l'occhio sulla più bella donna che avessi mai incontrato. Batteva in splendore le non deprecabili bellezze divine e si muoveva con la leggerezza di una farfalla. Accettò di ballare con me e per cinque minuti fui in estasi, non riuscendo a staccare i miei occhi da lei; la mia damigella si limitava a lanciarmi qualche timida occhiata e qualche timido sorriso. Alla fine del pezzo le chiesi di concedermi senza indugio un altro ballo ma lei rifiutò arrossendo, e corse via. Io non mi diedi per vinto e la seguii con discrezione; quale non fu la mia sorpresa quando la vidi prendere in braccio un bimbetto di pochi anni, abbracciata da suo marito! Imprecai contro la mia mala sorte e me ne andai di malumore...proprio un bel modo di concludere in bellezza!! |