Milano-marzo 1630

      Non c'e' dubbio: la nostra e' peste
      Io,Ukkaia e Icaro ci eravamo illusi di poter evitare il contagio con un
      po' d'attenzione,ma non e' stato cosi'.Questo Male e' incontrollabile e
      imprevedibile;avanza,dilaga,corrode e non conosce pieta'.
      Stamane ecco comparire i segni della malattia sui nostri corpi:febbre,
      sudore,debolezza....terrore,Morte.
      Eppure...come rassegnarsi alla morte?Come darsi per vinti prima
      ancora di lottare?Percio' e' deciso:Partiamo per il castello Bormida.
      Sembra, infatti,che gli abitanti del posto siano in possesso di una
      pozione miracolosa,capace di guarire gli appestati.
      Poco importa se si tratta di verita' o leggenda...
      Ormai chiediamo solo una speranza,per poterci aggrappare a lei
      con tutte le forze che ci restano....
                                                            che Dio sia con noi.
                                                                                    Amos