"...bastava giocare una partita secondo le regole, e contemplare ogni successivo stato della scacchiera come una delle innumerevoli forme che il sistema delle forme mette insieme e distrugge." 

"Non ha nome ne luogo. Ti ripeto la ragione per cui la descrivo: dal numero delle citta' immaginabili occorre escluderequelle i cui elementi si sommanio senza un filo che li connetta, senza una regola interna, una prospettiva, un discorso. E' delle citta' come dei sogni, tutto l'iimaginabile puo' essere sognato ma anche il sogno piu' inatteso e' un rebus che nasconde un desiderio, oppure il suo rovescio, una paura. Le citta' come i sogni sono costituite da desideri e paure, anche se il filo del loro discorso e' segreto, le loro regole assurde, le prospettive ingannevoli e ogni cosa ne nasconde un altra." 

    Le citta' invisibili.
        Italo Calvino

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