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Io e l’agente Mulder usciamo
dall’albergo per recarci in municipio dal sindaco per farci portare nei
luoghi dove sono state ritrovate le vittime.
Il municipio vero e proprio è in via di ristrutturazione, per questo veniamo accolti in una modesta casa a un piano. Ad una prima vista il paese mi sembra molto tranquillo, un tipico centro rurale, con due negozi di alimentari, un bar di ritrovo, una piccola biblioteca civica, la piazzetta con il monumento ai caduti delle ultime guerre a cui l’Italia ha partecipato… C’è poca gente in giro, ma non so se questo è dato dalla paura che gli ultimi fatti ha senz’altro suscitato…. |
Il sindaco in persona, molto
premuroso oltre che molto preoccupato per l’accaduto, ci accompagna nei
boschi circostanti dove ci segnala i posti dei ritrovamenti, peraltro già
segnati dalla polizia italiana.
Discretamente si fa poi da parte per permettere a me e al mio collega di perlustrare le zone con più tranquillità. |
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Ore 1:20
pm
Lascio l’agente Mulder ad Aramengo
per condurre altri sopralluoghi, come al solito è già convinto
nell’implicazione, anche in questo caso, di entità aliene o comunque
non identificate.
In particolare diceva di voler
raccogliere informazioni su alcune leggende popolari riguardanti una famiglia
di vampiri che viveva indisturbata in questa valle secoli orsono, tutte
leggende infondate quindi.
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Io mi trasferisco ad Asti, percorrendo
delle tortuose stradine su cui vi sono molti lavori in corso.
Qui eseguirò una ulteriore autopsia sui cinque cadaveri, anche per autorizzare le onoranze funebri e le sepolture che sono ancora bloccate. |
Sono entrata nella camera mortuaria, mi accingo a portare a termine la prima autopsia. |