Omaggio a J.R.R. Tolkien John Ronald Reul Tolkien nacque nel 1892 in Sudafrica da genitori inglesi, ma la sua famiglia tornò nel 1896 in Inghilterra; compì gli studi all'Exeter College di Oxford (con una interruzione dovuta alla prima guerra mondiale, durante la quale combatté in prima linea). Dal 1925 fino al suo ritiro dall1attività didattica insegnò lingua e letteratura sia anglosassone che inglese.
Mentre correggeva le prove d'esame dei suoi studenti, in una calda giornata estiva alla fine degli anni Venti, gli capitò un foglio lasciato in bianco su cui scrisse, quasi per caso, "In una buca del terreno viveva un Hobbit". Quel nome colpì a tal punto la sua sensibilità di filologo che scrisse una storia avente come protagonista un Hobbit, per spiegare meglio cosa fossero queste strane creature.
Nel 1937 tale opera vide le stampe con il titolo "The Hobbit" (Lo Hobbit) e riscosse un immediato successo; il libro era stata pensato per i più piccoli, ma vi si poteva intravedere uno sfondo ben più vasto e complesso. Tolkien infatti aveva già cominciato fin dal 1917 a "costruire" la Terra di Mezzo, ovvero il mondo incantato in cui si svolgono tutte le avventure che questo bardo moderno ci ha narrato.

In seguito al grande successo incontrato da quest'opera fu convinto a scriverne il seguito: nel 1954 venne finalmente pubblicato "The Lord of the Rings" (Il Signore degli Anelli). Da quel giorno ne sono state vendute milioni di copie in decine di lingue!
Ma cos'è che rende tanto affascinanti le sue opere? Tolkien ha fatto tornare agli antichi splendori il Mito narrando vicende nuove, eppure vecchie di millenni, il tutto ambientato nella Terra di Mezzo, così profondamente vera e tangibile che, conclusa la lettura del Signore degli Anelli, sembra di conoscerla da sempre. Ogni dettaglio, dalla flora alla   fauna (chi potrebbe mai dimenticare i dorati boschi di Lothlórien?) fino al più minuto particolare è ben definito.
La stessa storia di questo mondo, Arda, è delineata fin dalla sua creazione da parte di Iluvatar, il dio supremo, il quale ha originato i Valar (chiamati dei dai mortali) ed i suoi Figli: gli Elfi immortali e gli Uomini. Le altre creature razionali (principalmente Nani ed Ent) sono stati invece ideati, con il beneplacito dell'Uno, dai Valar. Un caso a parte è invece costituito dagli Orchi, la cui origine non è ben nota, anche se sono considerati a buon diritto la progenie maledetta di Morgoth, il Vala malvagio; come potete ben intuire lo scontro tra il Bene ed il Male è uno degli aspetti centrali. Questi ovviamente sono solamente degli scorci di un panorama ben più ampio del quale, anche avendo a disposizione centinaia di pagine, non si potrebbe dare una visione completa, perciò vi consiglio vivamente di leggere le opere di cui vi ho accennato e, per una bibliografia completa, non esitate a mettervi in contatto con il sottoscritto (che tra le altre cose è anche membro della Società Tolkieniana Italiana).

Infine un'ultima nota riguardante a quale genere letterario appartengano le opere di Tolkien: sebbene "Il Signore degli Anelli" sia ritenuta la migliore opera Fantasy di ogni tempo ne è al contempo superiore.
Non possiamo perciò incasellare Tolkien in un determinato genere, non più di quanto potremmo farlo con Dante; figure uniche ed irripetibili, entrambi non poterono non lasciare la loro impronta nella letteratura Occidentale.

J.R.R.Tolkien il 2 settembre 1973 ha lasciato il nostro mondo, e, forse, è giunto nella sua amata Terra di Mezzo...