Natura
Nel Nimrodel fra le cascate
Dalle acque chiare e spumeggianti
La sua voce come gocce argentate
Squillava tra i flutti scintillanti.

Nessuno sa per quali alti valichi
Se all'ombra o al sole ella errando vada,
Perchè Nimrodel smarrita in tempi antichi
E persa fu nei monti e nella rugiada.

Elfica fanciulla d'un tempo passato,
Stella che brilla al vento,
Bianco il suo mantello e d'oro bordato
E le scarpe grigio argento.

Una stella sulla sua fronte,
Una luce nei suoi capelli,
Il sole brilla tra le fronde
A Lórien dei giorni belli.

Lunghi i capelli, bianca la pelle, chiara la voce
Della libera fanciulla volante
Nell'aria e nel vento come luce veloce,
Come sul tiglio foglia vibrante.

Fra salici e prati a Tasarinan passeggiavo in Primavera.
Ah! la vista e il profumo di Primavera a Nan-tasarion!
Dicevo: "E' bello!".
Nei boschi di olmi d'Ossiriand erravo d'Estate.
Ah! le luci ed i suoni d'Estate fra i Sette Fiumi di Ossir!
Pensavo ch'era ancor meglio.
Ai faggi di Neldoreth giungevo infine in Autunno.
Ah! il rosso e l'oro ed il fremer di foglie d'Autunno a Taur-na-neldor!
Colmava ogni mio desiderio.
Sino ai pini degli altipiani di Dorthonion salivo d'Inverno.
Ah! il vento e il bianco e il nero dei rami d'Inverno a Orod-na-Thôn!
S'innalzava il mio canto nei cieli.
Ed ora sommerse dall'onda son quelle terre.
E io cammino attraverso Ambarona, Tauremorna, Aldalómë,
Attraverso il mio territorio, il paese di Fangorn,
Ove lunghe son le radici,
E più fitti che foglie gl'innumerevoli anni
A Tauremornalómë.