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una calda giornata estiva assaltò pieno le sue nari.Fiutava gli estenuanti odori che salivan dai rigangnoli,gli odori amaragnoli che corrono le grate
di ferro;e i fumi che esalavano dai sottosuoli gli  davano alla testa- erano odori più complessi.più corrotti di qualsiasi altro che avesse mai fiuttato nei campi attorno odori che andavano ben oltre la portata di un naso umano.
i fiori osservava,s'ammassavano di gran lunga più fitti rigidi si ergevano, pianta a pianta in stretti scomparti,inyrescati d a sentieri neri e duri.uomini con dei lunghi cappelli marciavano su e giù 
e una nuova concezione della vita era entrata nel suo cervello
sostavaassordito; e  definiva,  assaporava. 
non meno lotordiva  il trascorrer delle figure umanee  gonnelle    gli turbinavan sulla testa e calzoni gli spazzolavano i fianchi; e talora una ruota gli fisvhiava a un pollice dal naso;e un vento di sterminio gli   ruggiva nelle orecchie e    gli sconvolgeva le frange delle zampe;era passato un carrettone. e qui rivide erba,   fiori, ancora una  voltail grido  di  cacciagli echeggiò negli orecchi, e si slanciò a corsa in piazza

 
 
 

               e improvvisamente accadde una confusione ancora più tremenda.flush scorse un altro cane, dai vivaci occhi scintillanti,e dalla lingua di fuori  che lo   fissava. si fermò sbigottito. 

 

si ricordò di sè allo specchio
 
 timoroso avanzò 
ponendo una cosa accanto all'altra,era giunto ad una conclusione.dove ci sono aiuole di fiori ci sono sentieri asfaltati; dove ci sono aiuole di fiori e sentieri asfaltati ci sono gli uomini dai lucidi cappelli;dove ci sono aiuole di fiori e sentieri asfaltati e uomini dai lunghi cappelli i cani debbono essere condotti al guinzaglio.