"FEU D'ARTIFICE"
La realizzazione di "Feu d'artifice" al teatro Costanzi di Roma per i balletti russi di Diagilev e' un episodio molto importante in tutta la storia dell'avanguardia: una eccezionale messinscena del tutto astratta, governata da una programmazione di luci.
L'esecuzione durava circa 5 minuti e l'azione si basava esclusivamente sulle variazioni delle luci sulla scena.
Questo balletto senza ballerini e' veramente l'approdo della ricerca futurista di Balla: siamo alla sintesi geometria-musica-luce-movimento, sintesi che dura appena lo spazio di qualche minuto.
Balla fu' chiamato nel 1915, incaricato per "Feu d'artifice il 2 dicembre del 1916, mentre lo spettacolo e' del 12 aprile 1917.
Balla costruisce un insieme plastico con inquietanti forme cristalline, simboli di infinito, emblemi di luce,aerodinamogrammi.
Ogni solido geometrico e' realizzato in legno e ricoperto da un tessuto colorato; alla sommita' di ogni solido vi sono altre forme variopinte realizzate in tela e illuminate in trasparenza.
La forma centrale, il vero eproprio "Feu d'artifice", era contornata in lame d'argento.
Poi interveniva la luce a sfaccettare tutto il complesso e far sprigionare il fuoco pirotecnico.
Il tutto si proiettava su un fondale nero, a sua volta percorso da raggi rossi illuminati dal retroscena.
Abbiamo diversi documenti per capire e ricostruire l'opera.
Tre bozzetti a tempera per l'intera scena.
Inoltre 35 progetti esecutivi per la costruzione delle singole forme geometriche.
Infine c'e' un foglio con la programmazione delle luci.
Sono indicati 49 tempi per le variazioni di luce.
Bilance, proiettori, luci in trasparenza dietro le forme trasparenti, riflettore dal fondale, ma notiamo anche i momenti che prevedono l'accensione di tutto il teatro o tutto il teatro al buio.
Nella buca del suggeritore Balla si era costruito una tastiera con i commutatori: "suonava la luce".
"Feu d'artifice" diventa l'esatto schema visivo di quello che si proponeva la "Ricostruzione futurista dell'universo": la creazione di un paesaggio artificiale ed astratto a coni, piramidi, poliedri, spirali di monti, fiumi luci, ombre.
D'altra parte anche nel Manifesto Futurista si parlava gia' di fusione arte+scienza, chimica, fisica, pirotecnica continua.
La prima conquista della messinscena di Balla e' la liberta':fare una illustrazione della musica significa proporre una percezione visiva assoluta, senza compromessi con immagini preesistenti.
Nei solidi pesanti o aerei, nell'assortimento di colori, cerca gli equivalenti della musica.