futurismo

Il movimento d'avanguardia che ebbe maggiore carica eversiva all'interno delle avangardie artistiche italiane, fu senza dubbio il futurismo.Il Manifesto futurista pubblicato nel 1909 da Marinetti fu il punto di riferimento per la pubblicazione di altri Manifesti relativi alle singole arti : il Manifesto dei pittori futuristi e il Manifesto tecnico della pittura futurista, entrambi del 1910; il Manifesto dell'architettura, di Sant'Elia, del 1914 (vedi fig. 4).

fig. 1 fig.2

Il movimento futurista si contrapponeva alla cultura tradizionale e lanciava la sfida di un rinnovamento radicale delle arti come della vita sociale e politica. Tale mutamento era considerato collegato alla nuova realtà della città industriale. Il problema centrale del futurismo è la rappresentazione del movimento, l'espressione della dimensione temporale, della durata. Il mito del progresso genera un altro mito: quello della macchina, che affascina l'uomo della strada, e successivamente quello dell'aeroplano.

fig. 3 fig. 4

Sul piano delle arti figurative il futurismo appare stilisticamente piuttosto differenziato nelle opere dei suoi principali esponenti. Lo stile di Boccioni (fig.1-2)presenta un cromatismo acceso, una drammatica, intensa partecipazione; Balla invece risente della tecnica fotografica di Anton Giulio Bragaglia e dei suoi studi per riprodurre il movimento in fotografia (fig. 3). I futuristi subiscono inoltre una profonda suggestione da Milano (città industriale per eccellenza). Boccioni viveva fuori Porta Romana (fig.1), simbolo della crescita industriale della quale ne ha datol'immagine più convincente nel medesimo dipinto La città che sale (fig.2)

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