La restituzione tridimensionale da
immagini bidimensionali utilizzate da Carlo Carra' è stata operata
attraverso algoritmi basati sulle
classiche regole della rappresentazione prospettica.
Ho infatti ripreso i tracciati prospettici
principali (linee rosse) e, ipotizzando un punto di fuga, altezze
e distanza dell'osservatore ho individuato
un solido (linee nere).
I modelli tridimensionali deucibili
sono molteplici quanto le diverse combinazioni di fuga-altezza-
osservatore.
Osservando la resa tridimensionale
di C. Carrà si nota che il pittore non ha utilizzato la prospettiva
tradizionale, ciò per introdurre
nella tela la variabile "tempo".
Ho comunque sviluppato un solo oggetto
tridimensionale perchè, penso sia interessante dal punto
di vista spaziale.