Per poter sviluppare un modello tridimensionale da un'immagine piatta si puó ricorrere facilmente ad un procedimento che si ricollega direttamente alle regole della rappresentazione prospettica:
Come prima cosa é necessario "definire" l'ambiente in cui ci accingiamo ad operare, ipotizzando, nel nostro caso, trattarsi di una rappresentazione assonometrica in cui l'origine ed il verso degli assi vengono evidenziati e fissati dai versori i, j e k.
Immaginiamo che il dipinto si trovi, in questo nostro spazio, appoggiato a terra.
Un qualsiasi punto del quadro per le leggi dell'ottica deve trovarsi sulla retta che lo congiunge con gli occhi dell'osservatore.
Per definire la quota a cui lo stesso punto puó trovarsi é sufficiente prendere come riferimento la retta, giacente a quota zero, che va dai piedi dell'osservatore alla proiezione del punto a terra.
Nell'esempio riportato entrambi gli estremi del segmento sono stati posizionati a terra, é naturale, quindi, che l'intero tratto giaccia, nel nuovo modello tridimensionale, a quota zero.