L'Art Nouveau

 

Nel clima decadente di fine '800, si diffonde in Europa il movimento detto "Art Nouveau" nei paesi di lungua francese, "Modern Style" in Inghilterra, "Jugendstill" in Germania e "Liberty" in Italia. La prima definizione itliana fa riferimento al nome dell'inglese Arthur Liberty, il quale, fin dal 1875, aveva fondato a Londra una ditta che commerciava in oggetti di arredamento ad alto livello qualitativo ma destinati ad un largo numero di aquirenti. E' un accezione, dunque, che sottolinea una delle caratteristiche importanti della corrente: realizzare in vasta scala oggetti di artigianato di qualità, evitando il rischio di una banalizzazione dovuta alla produzione in serie che le nascenti industrie andavano diffondendo. Uno stile che si lego' rapidamente anche al mondo dell'architettura.
In Italia, il suo massimo esponente fu Raimondo d'Aronco, con gli estrosi disegni per i Padiglioni dell'Esposizione Universale di Torino del 1902, dove si unscono elementi della "Secessione Austriaca", con motivi di origine orientale opponendosi comunque, alla monumentalita' dell'arte eclettica tipica degli edifici ufficiali. Fra le costruzioni ancora esistenti, ricordiamo la casa Castiglioni di Giuseppe Sommaruga, ritenuta la realizzazione piu' significativa del Liberty italiano, in cui, tuttavia, l'adesione al nuovo stile e' riscontrabile esclusivamente nei particolari decorativi, mentre permane per il resto, la tradizionale solidita' costruttiva. Per questo motivo, sono forse piu' interessanti alcuni villini privati, sparsi qua e la per la penisola, ove la fantasia degli autori investe maggiormente l'intera architettura trasfigurandola.

 

Raimondo D'Aronco - Progetto per Casa Santoro a Costantinopoli

 

Giuseppe Sommaruga Casa Castiglioni, Milano 1900-1903

 

Giuseppe Brega, Villino Ruggeri, Pesaro 1908

 

 


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