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- LE ORIGINI -

Il Futurismo è un movimento artistico prettamente italiano affermatosi tra il 1909-10 e il 1918 e che comunque si attualizzò dalla Russia al Messico, dal Giappone alla Gran Bretagna; esso viene visto nella sua intenzione totalizzante di fenomeno culturale internazionale, capace di coinvolgere ogni aspetto della cultura: pittura, scultura, letteratura, architettura, musica, fotografia, tipografia, cinema, moda e arredamento. Il Futurismo è "arte totale", espressione della culturale globale. Per quanto riguarda la pittura futurista, i primi anni sono i più interessanti. Sono gli anni del lancio, nei quali la lotta (con i mezzi di espressione per definire nel modo più pregnante i nuovi ideali, il contenuto del nuovo) è più dura poiché 1'ambiente è immobile e ostile alle novità, e nei quali la forza e la velocità della evoluzione costituivano di per se un incitamento. A poco a poco si fa strada un effetto di tipo più decorativo, l'atteggiamento non è più tanto di lotta quanto di produzione. Verso la fine della guerra si fa strada un effetto di tipo più decorativo, l'atteggiamento non è più tanto di lotta quanto di produzione: vi fu un mutamento. I futuristi ebbero il vantaggio di un retroterra culturale molto semplice. Ai giovani, nell’Italia del 1900, si prospettavano due soli mondi: il vecchio e il nuovo. Tale situazione era più accentuata in paesi come l’Italia e la Russia che non ad esempio in Francia. Qui le nuove tecnologie erano state introdotte in modo graduale: va la prima automobile esisteva già prima della rivoluzione del l789. In Italia le novità furono in gran parte importate, e il contrasto tra vecchio e nuovo risultò quindi più acuto; di conseguenza anche le reazioni furono più forti, più violente e meno sfumate.


- CUBISMO E FUTURISMO -

Francia e Italia, dunque, così diverse, lanciarono due diverse teorie artistiche: il Cubismo e il Futurismo. Entrambi i movimenti furono essenzialmente teorie dell’espressione visiva, con l’interesse al movimento e alla dinamica dell'esistenza ed entrambi avversarono la vecchia concezione statica. Ma, da un lato, i cubisti posero in discussione l'antica teoria rinascimentale della prospettiva, formulata dall'Alberti e da Brunelleschi.. Il Cubismo fu un movimento elitario, intellettualmente accessibile a pochi (ruotava attorno a Picasso e ad Apollinaire), isolato (concentrato a Parigi), individualista e contemplativo, fondato sullo studio di ciò che avviene, dell’oggetto, del paesaggio e frutto della poesia simbolista, della filosofia matematica. Con la guerra si affermò il Dadaismo con la sua distruzione dei vecchi valori. Dall’altro, si stava affermando la nuova società industriale, tecnologica e dei mezzi di comunicazione, in cui contavano anche i settori più periferici e meno colti; il Futurismo era accessibile, social-politico e aggressivo. Oggetto dell'interesse è l'agitazione e la violenza di questa società industriale. Il Futurismo italiano è frutto della creazione personale di Marinetti, il quale creò il suo Futurismo come risposta italiana a quanto avveniva a Parigi (arruolò Balla. Boccioni, Carrà, Russolo e Severini) e la ragione del successo fu un vuoto culturale in Europa dovuto alla società borghese, con i suoi gusti e opinioni prestabiliti, statica e oppressiva; ciò anche per paesi quali la Scandinavia, la Spagna e il Portogallo e persino il Messico e il Giappone. Il Futurismo raggiunse uno dei suoi vertici nel gigantesco Impero Russo, dove i giovani desideravano ardentemente uscire dal loro provincialismo. Il Cubo-Futurismo russo, come venne definito da Malevic, condusse alla creazione del suprematismo e della grande architettura futurista russa, ispirata alla torre costruita per la Quarta Internazionale, nel 1917, da Tatlin. Tra le opere dei maggiori pittori futuristi, prima del l914, si annoverano: Balla "Penetrazioni dinamiche d’automobile", Boccioni "La città che sale", Russolo "Rivolta", Carrà "Il funerale dell’anarchico Galli" e Severini "Pan Pan al Monico".


- I CONCETTI CARDINE -

Molte idee iniziali, in ambito architettonico, che sarebbero state considerare centrali nelle teorie funzionaliste di Gropius e di Le Corbusier erano già presenti nei testi di architettura di Boccioni e di Sant'Elia. Nei disegni di Sant'Elia la città è concepita come paesaggio montano meccanizzato e creato dall'uomo, le Alpi con le cime e le valli costruite in acciaio e vetro e collegate da macchine: scale mobili e ascensori che conducono alle vette e alle spianate in volumi e complessi correlati.. Gli assunti più radicali del Manifesto futurista riguardo all'architettura - ad esempio "ogni generazione crea la propria architettura con materiali intercambiabili" - furono compresi solo molto più tardi dall'Archigram Group di Londra negli anni sessanta, con le loro "città elettriche" e la "architettura istantanea" o con il Centro Georges Pompidou a Parigi, di Piano e Rogers nel 1977. In ambito artistico, anche gli studi sullo spazio e sul movimento dell'americano Muybridge e del francese Marey, furono importanti per la formulazione futurista della teoria dell'immagine . Marinetti aveva compreso che la nuova cultura sarebbe stata in ampia parte tecnologica e valutata sulla capacità innovativa. Marinetti le sue concezioni derivano dal darwinianismo in sociologia e dall’evoluzionismo delle scienze naturali del XIX secolo. Marinetti portò alle estreme conseguenze queste idee, senza comprendere, sino a che fu troppo tardi, i pericoli della "disumanizzazione", della "fisicofollia" e dell'idea che l’energia possa sostituire i valori umani. Egli vide l'uomo "materializzarsi", e "dematerializzarsi" la materia. La guerra doveva essere il rimedio e l'agente di grandi mutamenti. L'integrazione dell'uomo nell'ambiente, l'idea che l'energia attraversi sia l'uomo che la materia è un aspetto della "fisicofollia" che è stato completamente assimilato dalla nostra cultura L'interesse dei futuristi per elementi che in precedenza non possedevano uno status culturale (la scienza, la tecnologia, le grandi città) è oggi parte del nostro patrimonio culturale. Gli attuali mezzi di comunicazione hanno talmente rafforzato il concetto di simultaneità, cosi come il concetto di frammentazione del reale, come di "stato d'animo", espressione della combinazione delle energie presenti sia nella materia che nell’uomo e delle loro interazioni dinamiche, che non ci risulta affatto estranea.


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