Il Liberty a Milano nasce influenzato dalla mentalità illuministica acquisita dalla cultura locale durante il lungo dominio austro-ungrico e anche per questo motivo può proprio essere definito con il termine di "eclettismo".
Il movimento ha dunque origini anglosassoni e deve il proprio nome ad Arthur Lasenby Liberty che per primo in Europa riuscì a portare in auge il gusto per ornamenti floreali attinti da stilemi orientali.
Le tecnologie nuove, unite alle sostanziose possibilità economiche della borghesia, favorirono il rapido sviluppo di questo stile.
Il misticismo, il simbolismo, l'asimmetria, le controregole, l'organicità, l'orientalismo, entrarono così a far parte della "nuova natura" delle nuove idee costruttive, dell'arte, della decorazione.
L'esposizione di Milano del 1906 confermò l'attenzione verso le nuove tendenze europee sull'uso dei nuovi materiali uniti alle tecnologie d'avanguardia.
Alle radici dell'Eclettismo vi è una impostazione naturalistica, del pensiero ottocentesco, la fiducia del processo scientifico, l'esigenza di dare forma alle istanze civili espresse dalla nuova borghesia industriale.
Il lungo periodo classicheggiante lascia il posto all'abbandono delle ornamentazioni floreali, le costruzioni caratterizzate dalla volontà "modernista" recuperano segni neogotici, neobarocchi, neoromantici.
Milano può essere definita "una città in perenne divenire":il suo volto pur "sfigurato" riesce ancora a rivelare tracce cospicue, cariche di interesse artistico-storico dato dalle epoche più diverse e dagli stili più vari.
 
 IMMAGINI DI PALAZZI LIBERTY A MILANO
 
 
Palazzina Liberty 
Via Pisacane 12 (1903)
Particolare della casa di via Cappuccini, 
di G.U. Arata
 
 
Casa Balzarini (1902) 
Via C:Pisacane 16
Palazzo Castiglioni (1901)
Corso Venezia
 
 
 
Fronte del "Trianon"
Corso Vittorio Emanuele
Fronte dell'albergo "Corso"
Corso Vittorio Emanuele
 
 
Casa Guazzoni (1903-1906)
Via Malpighi,12 - Facciata su Via Melzo
Casa Guazzoni (1903-1906)
Via Malpighi,12