Politecnico di Milano

A.A. 1996/97

Daniela Bertozzi matr. 174265

 

 


 

A. Soffici "Scomposizione di piani di un lume"


" Giotto da grande artista ha dipinto il cielo nero in pieno giorno,e ha dipinto uccelli che non possono volare, cani che non possono correre e uomini piu' grandi delle porte, perchè era un pittore.Un pittore ha questa prerogativa. Non ha il dovere di ubbidire ai problemi della gravità, nè di rappresentare le immagini così come le vediamo nella vita reale......,egli esprime una reazione di fronte alla natura,......Egli non crea lo spazio. Modifica lo spazio. Un Architetto crea lo spazio.L'Architettura ha dei limiti. Quando tocchiamo i muri invisibili dei suoi limiti,allora ne sappiamo di piu' su cio' che vi è racchiuso.

Interpretazione prospettica del dipinto di A. Soffici

 

 

Un pittore puo' dipingere le ruote di un cannone quadrate per esprimere la futilità della guerra.Uno scultore puo' scolpire le medesime ruote quadrate.Un Architetto deve usare ruote circolari.

Assonometria dell'interpretazione prospettica del dipinto

 

 

Prospetti

 

 

Sezioni

 

 

Un grande edificio,......,deve partire dal non - misurabile,deve procedere attraverso mezzi misurabili nel processo compositivo e, alla fine,deve essere immisurabile.

Particolari architettonici dalla Stazione Centrale di Milano.

Contesto generale e particolare scelto

 

Particolare 2

 

Particolare 3

Il progettare, il fare è un atto misurabile."

K.N. Shultz , L. Khan , "Forma e progettazione" in "Idea e immagine", Officina,Roma ,1980.

 

Il dipinto di A. Soffici ,"Scomposizione di piani di un lume"(1913),suggerisce la personale lettura di uno spazio architettonico che non è del tutto riconoscibile in luoghi comuni.Non era nella mia intenzione portare alla luce uno spazio, o meglio un luogo, che già esiste;dalla lettura del dipinto ho individuato e isolato le linee , le aree , i punti, che nella mia memoria meglio si fissano come una immagine ben concertata ;il passo successivo è il pensare tutti questi enti geometrici non piu' monodimensionalmente ma bidimensionalmente e quindi ritrovare sul dipinto stesso,sia pur con qualche incongruità,una prima vista prospettica di cio' che è sotto il mio controllo spaziale mentale.Tutto cio' che ,in questo modo, si rappresenta non possiede nessun attributo dimensionale cioè non è misurabile; solo introducendo qualcosa, un oggetto,misurabile,si crea un rapporto che permette di capire QUANTO è alto il tal volume o QUANTO distano tali oggetti tra o da.

 

Restituzione tecnica dei particolari architettonici rilevati dalla Stazione Centrale di Milano.

 

Particolare 1

 

 

 Particolare 2

 

  Particolare 3

 

Il rilievo e la restituzione tecnica di alcuni particolari decorativi della Stazione Centrale di Milano ha questa funzione, come gli omini schizzati sui rigorosi disegni tecnici,restituisce un immediata idea delle proporzioni.

"INCLUSIONE...CONTAMINAZIONE...AMBIGUITA'..."sono le parole preferite di J. Stirling che giustificano la sua operazione di estraneamento di particolari architettonici da un' opera per il loro inserimento in un'altra nuova,che ne determina la ridefinizione;analogamente ho ripreso i particolari architettonici della stazione milanese nel mio spazio,ridefinendoli come enti misuratori. 

Pianta

 

 Assonometria e pianta assonometrica

 

 

 Sezione assonometrica trasversale

 

Sezione assonometrica longitudinale

 

Prospetto frontale

 

Vista prospettica