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Una corrente simbolo del "movimento".
 
 

 

 

 

 
 

Il Futurismo fu il maggiore movimento d'avanguardia con un'alta carica eversiva; nacque quando il letterato Tommaso Marinetti (1867/1944) pubblicò su "Le Figaro" del 20 febbraio 1909 il Manifesto del futurismo, sottoscritto da Boccioni, Carrà, Russolo, Severini e Balla.  
Il Movimento si contrappone alla cultura tradizionale, il cosiddetto "Passatismo" lanciando la sfida di un rinnovamento totale radicale nelle arti e nella vita sociale e politica. 
Questo mutamento era ritenuto inevitabile, direttamente collegato con la nuova società industriale dominata dalla Macchina, dalla Velocità e dal Progresso.  

Nonostante il rifiuto con il passato e le velleità, rimanevano ancora molti i legami con la cultura romantica.  
Il notevole successo di questo movimento è da imputare soprattutto all'abilità di divulgazione dei suoi esponenti, che spesso diventava modo di dar vita a della manifestazioni pronte a irridere le tradizioni della borghesia ottocentesca.  
La disponibilità per il nuovo, l'apertura mentale favorirono lo sperimentalismo nelle varie arti. letteratura, pittura, musica, fotografia, cinema. In ciascun campo il tono futurista è provocatorio, la scelta dei temi urbani non è casuale ma simbolo di una scelta politica precisa che poi non sfocerà in una corrente specifica che però può essere assimilata ad una sorta di anarchismo poco vicino al successivo culto dello stato del periodo fascista.  
Sul piano delle arti figurative il futurismo presenta identiche problematiche, ma stilisticamente appare piuttosto differenziato nelle opere dei suoi principali esponenti..  

Lo stile Boccioni  è drammatico, acceso dal cromatismo, Severini si avvale di una colorazione minuta con effetti di brio e leggerezza. Balla risente della ricerca fotografica di Anton Giulio Bragaglia e dei suoi studi per la riproduzione del movimento in fotografia (fotodinamica) e Depero rappresenta il movimento giocoso e fantastico.  
 

Balla, per saperne di più!  
 

In Italia si vide poi il futurismo dividersi in sotto correnti: a Milano nel 1914 nasce un gruppo di "Nuove Tendenze" che rappresenta una sorta di variante moderata della corrente madre; a Firenze ci fu l'unione fra la corrente dei "Vociani" e i direttori della rivista "la voce" erano gli ideatori della rivista "L'acerba" di corrente marinettiana di tono decisamente provocatorio .  
Con l'inizio della Prima Guerra Mondiale il Futurismo si rese attivo nella propaganda bellica, iniziando il declino della produzione pittorica e della fine del movimento. Boccioni morì nel 1916, nelle ultime sue opere c'è un recupero dell'ordine, Severini ritorna ad usare una misura classica orientata verso il cubismo, di seguito numerosi artisti che si erano avvicinati al futurismo seguirono altre strade. 

 

 
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