Il futurismo



Movimento culturale e artistico che si formo' in italia verso la fine del primo decennio del Novecento, in contrasto con l'arte accademica allora imperante, e che ebbe grande importanza per la sua azione di svecchiamento della cultura artistica italiana e l'assunzione in essa dei contemporanei movimenti europei d'avanguardia. Propugno' non solo una nuova estetica ma addirittura una nuova concezione della vita, fondate sul dinamismo, l'antitradizionalismo, il meccanicismo, arrivando spesso ad estreme asserzioni paradossali. In arte, che fu il campo dove ottenne i maggiori risultati creativi, predico' la scomposizione delle forme, che aveva origini simili a quelle dei cubisti, ma che giungeva poi all'espressione di un dinamismo plastico. Il capo riconosciuto del movimento fu F.T.Marinetti, scrittore e poeta, che nel 1909 pubblico' sul Figaro di Parigi il Primo manifesto futurista. Gli altri aderenti furono, in pittura: Carra', Severini, Balla, Russolo e Boccioni, che fu anche scultore e certamente la personalita' piu' potente e geniale del gruppo; in architettura: Sant'Elia.


Il nucleo centrale intorno al quale si sviluppa l'idea futurista e'che l'arte deve rendere la mobilita' della vita.I futuristi vogliono rappresentare il movimento reale o potenziale degli oggetti, il dinamismo universale: affermano che tutto si muove, tutto volge rapido. Una figura non e' mai stabile davanti a noi, ma appare e scompare incessantemente.



Umberto Boccioni: "Il gesto, per noi, non sara' piu'un momento fermato del dinamismo universale; sara' decisamente, la sensazione dinamica eternata come tale".

 

 

 

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