Politecnico di Milano
Facolta' di Architettura
C.I. di Rilevamento e Rappresentazione
Docente: Celestino Soddu
A.A.1996/1997

Sonia Furlan Matr. 174177

Le immagini futuriste scelte possono essere modificate sostanzialmente gia' solo tramite manipolazioni cromatiche.
Come si puo' vedere, queste 'semplici' operazioni consentono di creare delle immagini che si differenziano dagli originali sia dal punto di vista cromatico, sia dal punto di vista spaziale.


G. Severini, 'Ballerina+Mare=Vaso di Fiori', 1913
In un sapiente gioco di associazioni o 'analogie' Severini trova il pretesto per una libera scomposizione dei piani colorati, descrivendo la realta' come ci appare attraverso il ricordo che degli oggetti abbiamo.


R. Delaunay, 'Forme Circolari Luna n. 3',1913
Delaunay sposta la sua attenzione dalla scomposizione dell'oggetto alle possibilit… espressive del colore.
Il colore e' luce, e' magia, ma nella scomposizione simultanea e' anche movimento, definendo cosi' il 'dinamismo simultaneo'.


G. Balla, 'Trasformazione Forme-Spiriti', 1918
Precorrendo l' Aeropittura del 'Secondo Futurismo' e la corrispondente aspirazione agli spazi cosmici, nella sua opera Balla esprime il movimento con linee luminose, lanciate nello spazio, che si prolungano all'infinito con un respiro 'cosmico'.

L'immagine scelta per la seconda fase del lavoro e'"Dinamismo di un'automobile", di Luigi Russolo.

Per prima cosa ho estratto dall'immagine una figura che rappresenta una serie di "lastre" disposte nello spazio e viste in prospettiva (segnate in nero con tratto grosso).
A questo punto, dopo aver individuato la linea d'orizzonte, ho messo a terra i punti significativi di queste lastre, cercando di dare l'idea di una serie di volumi che vanno alzandosi mano a mano che si allontanano dall'osservatore.

Ne risulta questa pianta.

Infine, partendo dallo schizzo prospettico, ho ricostruito lo spazio assonometrico.

Un'altra fase del lavoro consisteva nel ricercare particolari di edifici milanesi degli anni '20. Questi verranno poi inseriti nello spazio architettonico che si viene a creare con il lavoro precedente.

Edificio in Via Spadari angolo Via Torino, particolare di parapetto in ferro e di "faccia".

Edificio in Via Paolo Giovio, particolare della facciata.

Edificio in Piazza Baracca angolo Corso Magenta, particolare della finestra.

Edificio in Via Spadari angolo Via Torino, particolare del balcone e della finestra.