Ho scelto questo quadro per
le sensazioni che esso mi trasmette: quella figura d’uomo appena accennata
e confusa in un paesaggio urbano indefinito a cui egli volta le spalle,
i colori utilizzati in una sovrapposizione e “simultaneità”che non
permette una classificazione tra bene e male,
tra buio e luce.
Da questo quadro ho estrapolato
dei
volumi che ho scelto come
base della
mia ricostruzione assonometrica.
Eccone il risultato:
“ TUTTE QUESTE CONVINZIONI
MI SPINGONO A CERCARE, IN SCULTURA, NON GIA’ LA FORMA PURA, MA IL RITMO
PLASTICO PURO, NON LA COSTRUZIONE DEI CORPI, MA LA COSTRUZIONE
DELL’AZIONE DEI CORPI.”