POLITECNICO DI MILANO
FACOLTA' DI ARCHITETTURA
CORSO DI RILEVAMENTO E RAPPRESENTAZIONE
ANNO ACCADEMICO 1996/97
PROF.CELESTINO SODDU
STUDENTE:CHIARA BENETTI
NUM.MATR.175171
VELOCITA' di L.Balla
Tutte queste convinzioni mi spingono a cercare, in scultura, non gia' la forma pura,
ma il ritmo plastico puro, non la costruzione dei corpi, ma la costruzione
dell'azione dei corpi. Non gia', quindi, come nel passato, un'architettura piramidale,
ma un'architettura spiralica[...]. Inoltre, il mio genio ha incominciato a
sviluppare[...]il concetto di fusione di ambiente e oggetto, con conseguente
compenetrazione di piani. (Boccioni)
Avevamo vegliato tutta la notte-i miei amici ed io- sotto lampade di moschee
dalle cupole di ottone traforato, stellate come le nostre anime, perche'come queste
irradiate dal chiuso fulgore di un cuore elettrico. Avevamo lungamente calpestata su opulenti
tappeti orientali la nostra atavica accidia,[...]annerendo molta carta di frenetiche scritture
[...]ci sentivamo soli[...]di fronte all'esercito delle stelle nemiche[...]. Soli coi fuochisti
che s'agitano davanti ai forni infernali delle grandi navi, soli coi neri fantasmi che
frugano nelle pance arroventate delle locomotive lanciate a pazza corsa[...].
Sussultammo d'un tratto, all' udire il rumore formidabile degli enormi tramvai a due piani, che
passano sobbalzando, risplendenti di luci multicolori, come i villaggi in festa che
il Po straripato squassa e sradica d'improvviso, per trascinarli fino al mare, sulle cascate e
attraverso i gorghi di un diluvio.[...] (F.T.Marinetti da Le Futurisme in "Le Figaro" 20 Febbraio 1909)
Ho cercato di individuare le linee guida del dipinto, in modo tale da studiare i punti di forza,
di attrazione. Tali punti si sono rivelati molteplici, e in particolare generati da tre tipi di linearita',
che ho evidenziato tramite tre diversi schizzi volumetrici.
Centrando l'attenzione sulle linee oblique, considerandole come lastre, posso determinare
due punti di fuga che siano coincidenti con i punti di addensamento del quadro.
Se invece considero le linee verticali, posso considerarle come spigoli di edifici che sporgono
o arretrano a seconda della loro posizione rispetto ai punti di fuga e alla linea di terra.
Il risultato ottenuto e' abbastanza interessante, ma un po' piu' chiuso rispetto al precedente.
Se evidenzio la copiosa presenza delle linee curve, che per la maggior parte sono generatrici di
superfici coniche convergenti in un unico vertice, considerato come punto di fuga, ottengo la rappresentazione
di una sorta di tunnel multistrati, di cui non si riesce precisamente ad individuare l'inizio e la fine.
{Sto ancora elaborando il particolare liberty}