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Trasformazione forme e spiriti (1918)
Rappresenta una delle figure di maggiore spicco nell'ambito della pittura futurista.
Sottoscrive nel 1910 assieme a Boccioni, Carrà Russolo e Severini il Manifesto dei pittori futuristi e La pittura futurista - manifesto tecnico.
Artista costantemente in bilico tra astrattismo e figurativismo, si occupa di architettura intesa come "nuovo spazio" da sperimentare, in stretta connessione con le altre arti, nella "ricostruzione futurista dell'universo" (oggetto di un manifesto redatto nel 1915 assieme a Depero): in tale ambito si motiva il suo spiccato interesse verso l'ambiente dell'uomo, per i mobili e l'arredamento.
Tra i numerosi progetti spiccano nel 1912 casa Löwenstein, negli anni '20 i disegni per la propria casa-studio (aperta al pubblico la domenica!) ed i decori del Bal Tic-Tac, nonchè progetti di mobili "letterali", fiori tridimensionali e arredi per bambini.
Fuoriesce polemicamente dal futurismo nella metà degli anni 30. |
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