Il movimento si contrapponeva alla cultura tradizionale e lanciava la sfida di un rinnovamento totale,radicale, nelle arti e nella vita sociale e politica. Tale mutamento era considerato inevitabile, e direttamente collegato con la nuova realtà della civiltà industriale, dominata dalla macchina , dai miti della velocità e del progresso.
Problema centrale per il futurismo era la rappresentazione del movimento, l'espressione della dimensione temporale: di qui l'adozione di tecniche adeguate a questi scopi, come l'iterazione e la scomposizione.
Tra i più grandi artisti del movimento futurista bisogna ricordare Balla, Boccioni, Severini, Carrà, Russolo nella pittura mentre per l'architettura il più grande fu Antonio Sant'Elia.